La storia di KVARATSKHELIA ||| Alla scoperta di un FENOMENO Prendete uno di quei romanzi russi da duemila pagine, tipo Guerra e Pace, Lev Tolstoj, 1869: poemi di stampo omerico, che travalicano le epoche. Di quelli che poi diventano anche film, tre ore e 19 minuti, con Vittorio Gassman, Audrey Hepburn, Henry Fonda, regia di King Vidor, un Oscar come miglior film straniero più altre quattro nomination. Sono ancora possibili storie così? Sono ancora credibili storie così? Forse solo nel calcio, l'ultima forma di intrattenimento del Novecento che ancora resiste all'usura del tempo. E non è facile nemmeno nel calcio di oggi, dove tutto è conosciuto, tutto è parametrato, tutto è scoutizzato, niente è lasciato al caso, niente più rimane ignoto. Quasi niente. Qualcuno ogni tanto sfugge ai radar. Però bisogna andare a pescarlo in Russia, e passare attraverso una crisi economica, una crisi sportiva, parecchi cambi di allenatore, una pandemia mondiale, purtroppo anche una guerra. Ma se ce la fai, se riesci a districarti con lo stile di una spia nella Vienna degli anni Quaranta e uscire vincitore da questo labirinto di passaporti, tornei giovanili, provini e intermediari, poi va a finire che ti porti a casa il miglior giocatore del campionato. E allora buon divertimento con questo piccolo kolossal contemporaneo, anche questo – come Guerra e Pace del 1956 – prodotto... da De Laurentiis. Il primo cenno all'esistenza di Khvicha Kvaratskhelia sulla stampa occidentale risale all'11 ottobre 2018, quando il Guardian – una delle migliori redazioni sportive d'Europa – pubblica la lista dei migliori 60 giocatori nati nel 2001, che quel giorno hanno tutti 17 anni. Come sempre, ci sono futuri campioni, per esempio Rodrygo del Real Madrid, Eric Garcia del Barcellona, oppure il nostro Nicolò Fagioli, ma anche qualche giocatore che non è ancora esploso, tipo l'olandese Daishawn Redan, giovanili di Ajax e Chelsea, che ha concluso la stagione 2022-23 al Venezia. E poi c'è Khvicha Kvaratskhelia, che gioca nel Rustavi, una squadra che si barcamena a metà classifica del campionato georgiano dopo che l'anno prima era stata promossa in prima divisione. Leggiamo: “Conosciuta in passato per ottimi giocatori offensivi, da tanto tempo la Georgia non sforna più talenti di grosso calibro. Kvaratskhelia, tuttavia, sembra avere tutte le carte in regola per essere per tanti anni il miglior calciatore georgiano. Tecnicamente è molto dotato, come tanti giovani georgiani, ma spicca anche per altre caratteristiche. Prodotto del vivaio della Dinamo Tbilisi, è forte fisicamente, ha un'ottima accelerazione ed è sempre imprevedibile nell'uno contro uno. Cosa molto importante, è capace di usare entrambi i piedi. Non è ancora stato paragonato a nessun calciatore famoso del passato, ma se guardiamo all'estero vengono in mentre tre nomi: Julian Draxler, Julian Brandt, e Leroy Sané. Kvaratskhelia ha esordito da professionista a 16 anni, ha segnato tre gol e ne ha segnato uno per l'Under 17 della Georgia nelle qualificazioni a Euro 2018. Ha già attirato l'interesse del Bayern Monaco, della Lokomotiv Mosca e di alcuni club di Serie A”.