il posto delle parole

livio partiti

Conversazioni intorno ai libri, insieme con gli autori
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"ascoltare fa pensare"

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Pietro Albì "Skramp Jack & la Bussola del Natale"
2d fa
Pietro Albì "Skramp Jack & la Bussola del Natale"
"Skramp Jack & la Bussola del Natale"Scritto e letto da Pietro AlbìIllustrazioni di Stefano Tamburriniuovonero / emonswww.uovonero.comE se il Natale non fosse poi quello che hanno sempre raccontato?Se quegli elfacci di Babbo Natale (quelli che consegnano regali ai bambini buoni) non fossero poi così buoni?E se gli Skramp (quelli che consegnano incubi ai bambini malvagi) non fossero così cattivi come li hanno sempre raccontati?Jack è stanco di consegnare incubi, e ha in mente un piano per cambiare tutto. Ma dovrà fare i conti con Babbo Natale e con un’elfa imprevista che sconvolgerà tutto.Non importa se ti senti più Elfo o Skramp, quello che conta è lasciarsi trasportare dall’avventura insieme a Jack lungo “La via dei Giocattoli” alla ricerca della vera essenza del Natale.L'audiolibro realizzato in collaborazione con Emons Edizioni sarà fruibile sulle principali piattaforme o dall’app tramite un QRcode inserito nel libro cartaceo. Pietro Albì è lo pseudonimo di Pietro Albino Di Pasquale, sceneggiatore nato a Canzano nel 1979.Dopo gli studi presso la libera scuola di Cinema all’Azzurro Scipioni di Silvano Agosti a Roma, scrive testi teatrali e per la televisione, lavora alle sceneggiature di cortometraggi, documentari e  lungometraggi quali: L’uomo Fiammifero, Into Paradiso, Mozzarella Stories, Limen, Buoni a Nulla, San Valentino Stories. Attualmente scrive romanzi per conto di Farfariel e degli Skramp.uovonero ha pubblicato il suo primo romanzo Farfariel. Il Libro di Micù e il romanzo illustrato Skramp Jack e la Bussola del NataleIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
David Allegranti "Come parla un populista"
2d fa
David Allegranti "Come parla un populista"
David Allegranti"Come parla un populista"Donald Trump, i social media e i fatti alternativiPrefazione di Benedetta BaldiMimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itIl populismo è uno dei macrofenomeni sociali e politici del nostro tempo. Sfuggente e complesso, di difficile individuazione, è spesso usato come etichetta ideologica per bollare le idee di chi non la pensa come noi. Questo non significa però che i populisti non esistano. Uno di loro è Donald Trump, oggetto di studio della seguente trattazione. L’ex presidente degli Stati Uniti ha usato le armi dei social media come Twitter per veicolare i propri contenuti politici e per condizionare nettamente la pubblica opinione. Ha detto bugie e ha attaccato gli avversari, sia interni sia esterni, insultandoli. Analizzare il Trump politico, a partire dalla campagna elettorale del 2016, è prezioso per le nostre latitudini, perché la mentalità populista è diffusa non soltanto negli Stati Uniti, dove c’è una ricca tradizione politica. Capire la comunicazione politica di Trump ci aiuta a comprendere i fenomeni politici di casa nostra.David Allegranti ha conseguito la laurea magistrale in Pratiche, linguaggi e culture della comunicazione all’Università degli Studi di Firenze, e ora è dottorando alla Sapienza Università di Roma. Ha pubblicato Matteo Renzi. Il rottamatore del Pd (2011), The Boy. Matteo Renzi e il cambiamento dell’Italia (2014), Siena brucia (2015), Matteo Le Pen (2016), Come si diventa leghisti (2019), Antipolitica (dialogo con G. Orsina, 2021), Dietro lo scaffale (con U. Baldi, 2022) e Quale Pd. Viaggio nel partito di Elly Schlein (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Biba Giacchetti "L'arte della fotografia di moda: Giampaolo Barbieri"
3d fa
Biba Giacchetti "L'arte della fotografia di moda: Giampaolo Barbieri"
Biba Giacchetti"L'arte della fotografia di moda: Giampaolo Barbieri"E' scomparso all‘età di 89 anni Gian Paolo Barbieri, una vera istituzione nell’ambito della fotografia di moda. I suoi ritratti iconici di dive di ieri e di oggi, come Audrey Hepburn e Monica Bellucci, e la sua lunga collaborazione con Vogue Italia, hanno reso il suo stile inconfondibile.Nato nel 1935 in via Mazzini, appena a fianco del Duomo di Milano, da una famiglia di grossisti di tessuti dove acquisì le prime competenze utili per la fotografia di moda, Barbieri mosse i suoi primi passi nell'ambito teatrale come attore, operatore e costumista, tanto che ebbe anche una piccola parte non parlata in Medea di Luchino Visconti. Fu il cinema a dargli quel senso del movimento che trasferì nella fotografia, prima applicata alla Dolce vita romana e poi alla moda, a Parigi.Nel 1964 il ritorno a Milano e l'apertura del primo studio fotografico: iniziò in quel momento quella sfolgorante e sessantennale carriera che lo portò a collaborare con personaggi di primo piano della moda come Diana Vreeland, Yves Saint Laurent e Richard Avedon, a ritrarre le attrici più iconiche di tutti i tempi, da Audrey Hepburn a Veruschka, da Monica Bellucci a Jerry Hall, a scattare le campagne pubblicitarie di marchi internazionali come Valentino, Gianni Versace, Gianfranco Ferré, Armani, Bulgari, Chanel, Yves Saint Laurent, Dolce & Gabbana, Vivienne Westwood.Classificato nel 1968 dalla rivista Stern come uno dei quattordici migliori fotografi di moda al mondo, nel 2018 Barbieri ha vinto il premio Lucie Award 2018 come Miglior Fotografo di Moda Internazionale. Le sue opere sono presenti in istituzioni culturali come il Victoria & Albert Museum e la National Portrait Gallery di Londra, il Kunsforum di Vienna, il MAMM di Mosca e il Musée du Quai Branly di Parigi.    Steve McCurry "Children"Dal 20 dicembre 2024 al 4 maggio 2025 le sale del Palazzo dei Priori di Fermo ospitano la mostra Steve McCurry - Children, ideata e curata da Biba Giacchetti. Oltre cinquanta fotografie dedicate all’infanzia vista attraverso l’obiettivo del grande fotografo Steve McCurry, realizzate nell’arco di quasi cinquant’anni di carriera.Una galleria di ritratti per esplorare tutte le sfaccettature dell’infanzia, accomunate da un elemento universale: lo sguardo dell’innocenza. Le immagini, provenienti da ogni angolo del mondo, ritraggono i più piccoli in scene di vita quotidiana. I bambini negli scatti di McCurry, pur diversi per etnia, abiti e tradizioni, condividono la gioia di vivere e la capacità di giocare anche nei contesti più difficili, spesso segnati da povertà, conflitti o condizioni ambientali estreme. Il pubblico sarà accompagnato in un viaggio ideale in paesi come India, Birmania, Pakistan, Tibet, Afghanistan, Libano, Etiopia e Cuba.“Ogni immagine offre uno spaccato delle condizioni sociali più disparate, rivelando una condizione umana universale fatta di sentimenti comuni e sguardi che affermano la stessa dignità”, spiega la curatrice.“Incontriamo bambini profughi e lavoratori, giovani che trasformano un cannone arrugginito in un gioco, che rincorrono un pallone sotto la pioggia, che creano musica con chitarre fatte di materiali di scarto. Bambini che vivono nelle grandi metropoli o nei villaggi più remoti, protagonisti di storie di gioia e aggregazione, solitudine e resilienza, solidarietà e stupore”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giuliana Facchini "La mia vita imprevista"
4d fa
Giuliana Facchini "La mia vita imprevista"
Giuliana Facchini"La mia vita imprevista"Illustrazioni di Daniela DemurtasCamelozampawww.camelozampa.comUn romanzo originale e toccante, una ragazzina alla ricerca di una famiglia tra i misteri piccoli e grandi di una vita imprevista.Frances Boschi ha una Mamma-per-sempre-1, che non vede da quattro anni. E anche una Mamma-per-sempre-2 da quando vive con Erica, costumista, Daniel, famoso ballerino, e i loro tre figli. Ben presto Frances si ritrova a far parte di un club risolvi-misteri, il cui nome segreto è Caccole di pepe, chiamato a indagare sul rapimento di un rarissimo gallo nero e sulla sparizione del prezioso kimono realizzato da un grande artista giapponese. E un giorno Mirella, la sua Maps1, si presenta all’improvviso alla porta di casa…Giuliana Facchini è nata a Roma dove ha studiato Lettere, oltre a diplomarsi come Segretaria di Edizione cinematografica. Ha seguito corsi di recitazione e cinematografia ed è stata interprete di teatro semiprofessionale, oltre a occuparsi di teatro per ragazzi. Oggi vive in un paese tra Verona e il Lago di Garda e da anni lavora come autrice per ragazzi: i suoi romanzi sono pubblicati dalle maggiori case editrici italiane. Ha vinto nel 2008 il Premio Montessori, nel 2012 il Premio Arpino e nel 2015 il Premio Giovanna Righini Ricci. Nel 2022 il suo romanzo Borders (Sinnos) ha ottenuto il prestigioso Premio Rodari.Daniela Demurtas ha sviluppato il suo interesse per l’illustrazione attraverso la sperimentazione di stili e tecniche e la creazione di un marchio illustrato con cui realizza articoli semiartigianali presenti agli eventi cittadini e nei bookshop del circuito museale di Cagliari. Dal 2018 si forma alla masterclass e poi ai corsi annuali tenuti all’Accademia d’arte di Cagliari, e dal 2021 alla Scuola Ars in Fabula di Macerata. Nel 2020 riceve il premio come Migliore tavola digitale del concorso Lucca Junior, Premio di Illustrazione editoriale Livio Sossi. Nel 2022 consegue il Master in Illustrazione editoriale Ars in Fabula. Da due anni è insegnante di Illustrazione presso l’Accademia d’arte di Cagliari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Silvia Granata "Ora d'aria"
4d fa
Silvia Granata "Ora d'aria"
Silvia Granata"Ora d'aria"Prefazione di Giorgio LeggieriIntroduzione di Marco BalzanoMimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itOra d’aria non è soltanto una raccolta di racconti di persone detenute, ma un’esplorazione della complessità della condizione umana.Ogni storia, sia essa basata su esperienze vissute o frutto della pura immaginazione, rappresenta un tentativo di fuga, un possibile varco per oltrepassare le barriere fisiche e mentali imposte dalla detenzione, per riconnettersi con la propria identità e umanità.La scrittura diviene così una finestra aperta sul mondo, un mezzo per riaffermare la propria voce ed esplorare il potere trasformativo e liberatorio della creatività che non conosce limiti e diviene strumento di sopravvivenza e resistenza, offrendo una testimonianza eloquente dell’emancipazione attraverso la narrazione.Racconti intrisi di dolore, di nostalgia e di speranza, tutti accomunati da una sincera volontà di comunicare e di essere ascoltati.Una lettura che invita alla riflessione sulla resilienza umana e sulla capacità di trovare una forma di libertà anche all’interno delle limitazioni più estreme.Silvia Granata è nata a Milano, dove vive e lavora. Titolare de “La villa dei Papiri”, realizza libri su commissione: biografie, storie di azienda, saggi, romanzi. Ha pubblicato: In fondo al mare (con M. Argentieri e P. Rapini, 2008), Gino Olivetti. Biografia dell’“altro Olivetti”, un protagonista della storia italiana (con P. Rapini, 2014), Voci di montagna. Le parole, gli sguardi, i silenzi (con N. Alessi, 2017). L’oceano delle voci. Conversazione con Roberto Mussapi. Un viaggio nella vita e nelle opere del poeta (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Elena Mearini "A molti giorni da ieri"
4d fa
Elena Mearini "A molti giorni da ieri"
Elena Mearini"A molti giorni da ieri"Marco Saya Edizioniwww.marcosayaedizioni.netLa nuova raccolta di poesie di Elena Mearini intreccia voci e silenzi di un passato esistenziale che irrompe nel presente e interroga un futuro che non ha risposte.Le “geometrie elementari” non fanno parte della costellazione delle parole in cui si muove la scrittura poetica e poliedrica di Elena Mearini.L’autrice, poeta e fondatrice della Piccola Accademia di Poesia, gioca sapientemente a confondere gli istanti vissuti come in un puzzle dove ogni elemento può essere interscambiabile e sovrapposto a immagini che sono sia il presente che il passato reiterati in una danza metafisica e onirica della parola.La raccolta “A molti giorni da ieri” (Marco Saya editore, pagg 74. Euro 12) è un viaggio nel tempo, che parte dall’infanzia e si infrange nel mistero, dietro le quinte del palcoscenico della vita.“I componimenti si rivolgono a un Tu che s’ispira a memorie personali per poi trascenderle, un Tu dapprima privato diventa poi l’Altro universale, il Tu che ogni giorno ci sta davanti nei corpi concreti della gente oppure il Tu immaginario, il ” mai nato” che da sempre esiste.C’è poi la memoria del passato che s’incastra al presente in un gioco di equilibri precari, ci sono gli anni ottanta che ascoltano il dopoguerra e interrogano il duemila, il duemila che parla senza rispondere”.Elena Meariniwww.elenamearini.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nicola Brunialti "Sophie. Se ci sei, batti un colpo"
4d fa
Nicola Brunialti "Sophie. Se ci sei, batti un colpo"
Nicola Brunialti"Sophie"Se ci sei, batti un colpoGallucci Editorewww.galluccieditore.comQuando Sophie scompare senza lasciare traccia, sua madre è disperata: ha paura sia vittima del Soffiamorte, il serial killer che terrorizza Vienna.La realtà e ancora più incredibile.­ Sophie, infatti, è stata evocata da due giovani e inesperti fantasmi, nel corso di una seduta "vivitica”... e così ora si trova nell’aldilà, circondata soltanto da spettri­. Peccato che la cosa sia vietatissima! Risucchiata in un mondo di pipistrelli carnivori, case pericolanti e spiriti vendicativi, come potrà uscire viva da quell'universo da brividi?La testa prese a girarle come sulle montagne russe, mentre nelle orecchie le rimbombava una lontana voce di bambina che chiamava il suo nome e ripeteva:«Sophie, se ci sei batti un colpo!»«Sì che ci sono» rispose...Un romanzo che nasce dall’idea di rovesciare il rapporto tra i vivi e i fantasmi e in cui l’horror si mescola al thriller e a un’avvincente storia d’amore soprannaturale. Il tutto con un tocco di leggerezza, che strappa più di un sorriso e permette di riflettere sul tema dell’elaborazione del lutto.Nicola Brunialti ha lavorato come pubblicitario per anni, firmando celebri campagne, tra cui quelle di Lavazza, Tim, Alitalia. È autore di Chi ha incastrato Peter Pan? e di altri programmi televisivi; ha scritto le canzoni Dormono tutti per Renato Zero e, con Simone Cristicchi, Abbi cura di me. Dal 2010 si dedica a tempo pieno alla scrittura di romanzi e di serie tv d’animazione per ragazzi. Incontra spesso i suoi lettori in occasione di festival letterari e nelle scuole.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Alessandra Morelli "Verso un'Economia della Cura"
4d fa
Alessandra Morelli "Verso un'Economia della Cura"
Alessandra Morelli"Verso un'Economia della Cura"Arte per restare umaniAncora Editricewww.ancoralibri.it«Questo nuovo libro di Alessandra Morelli è una buona notizia per i lettori italiani. E per molte ragioni. È un libro testimonianza di una vita per molti versi straordinaria per i luoghi attraversati, in giro per il mondo e poi per l’Italia, quindi per i molti incontri avuti. Ma questo testo non è solo un racconto di una testimone dei nostri “tempi moderni”: è anche una riflessione profonda sulle esperienze, proprie e degli altri, fatta in compagnia di filosofi, economisti, teologi, scrittori, e tanta, tanta gente comune. Questa natura ibrida e meticcia è la nota più importante del libro, e la sua bellezza, la sua prospettiva dalla quale guarda al grande tema, a quella cifra squisitamente umana che è la cura».Questo tempo globalizzato ci appare complesso, frammentato e povero di gratuità. Sembriamo attratti solo da un’ideologia fortemente individualista e di profitto personale che ci rende inconsapevoli della nostra interdipendenza. L’idea che l’uomo sia un’isola e costruisca il suo io in modo indipendente è un abbaglio, perché la persona umana è parte di una comunità sociale e politica, pur conservando la propria unicità spirituale. La vita è un viaggio comunitario premuroso: ecco perché l’«economia della cura» è un urgente invito a un cambio di prospettiva e di postura dell’esserci. Ci invita a osare una transizione, ripensando il mondo come luogo dell’umano e dell’incontro per la crescita del bene comune, anche dove sembra che qualcosa sia danneggiato per sempre o irreparabile. Come nel Kintsukuroi, l’antica arte giapponese di «riparare con l’oro» ciò che è rotto, di cui l’immagine in copertina costituisce un magnifico esempio. Il vaso, la tazza, il piatto così riparato acquista un valore grandissimo perché mostra la sua intrinseca fragilità e al tempo stesso la sua capacità di essere rigenerato. Allo stesso modo, anche se la vita di una persona o un contesto sociale sembra “spezzato” per sempre, può essere ricomposto di nuovo. Con cura.Alessandra Morelli, nata a Roma, è stata per trent’anni funzionaria dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Si è formata professionalmente nella gestione delle emergenze nelle zone di conflitto ad alto rischio, dialogando e mediando con diversi governi, la NATO, ONG internazionali e locali, Organizzazioni Intergovernative e società civile. Dal 1992 è stata impegnata direttamente sul campo in negoziazioni e operazioni umanitarie e di coordinamento, garantendo protezione e assistenza a rifugiati, sfollati interni e rimpatriati nelle aree più calde e fragili del mondo. Ha lavorato in ex Jugoslavia, Ruanda, Albania, Kossovo, Guatemala, Sri Lanka, Sahara Occidentale, Afghanistan, Indonesia, Georgia, Yemen, Myanmar, Somalia, Grecia – paese che ha visto transitare sul proprio territorio più di un milione di persone in fuga da guerre e violenze – fino all’impegno ultimo nel 2021 in Niger, operazione complessa nel cuore del Sahel che si confronta duramente con la guerra al terrorismo e il cambiamento climatico. Conclusa la sua carriera ONU nel 2021, ha scelto di rientrare in Italia e sviluppare in questo tempo di società complessa un percorso tematico sull’«economia della cura», una riflessione esperienziale di pratica della cura come forza umanizzante per la nostra società, riflessione che diffonde attraverso conferenze, incontri pubblici, articoli e condivisioni accademiche. Ha pubblicato con Àncora nel 2022 Mani che proteggono. Storie, luoghi, volti dei miei trent’anni fra guerre e conflitti.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Silvano Fuso "Pinocchio e la scienza"
5d fa
Silvano Fuso "Pinocchio e la scienza"
Silvano Fuso"Pinocchio e la scienza"Come difendersi da false credenze e bufale scientifichePrefazione di Tullio ReggeEdizioni Dedalowww.edizionidedalo.itÈ vero che i miracoli sfuggono a qualsiasi spiegazione scientifica? Vi sono prove dell'esistenza dello Yeti e degli alieni? Atlantide è mai esistita? È vero che lo sbarco sulla Luna e l'attentato dell'11 settembre furono una messa in scena degli americani? Il codice da Vinci svela davvero verità nascoste? Le medicine alternative sono efficaci? L'elettrosmog, gli OGM e il nucleare sono davvero pericolosi? Fusione fredda e idrogeno risolveranno davvero i nostri problemi energetici? Queste sono solo alcune delle numerose domande alle quali il libro cerca di rispondere. Analizzando, alla luce delle conoscenze scientifiche, molte delle informazioni che riceviamo quotidianamente, questo libro è un utile strumento per non rinunciare a sviluppare una propria capacità di pensiero critico. Il messaggio forte che emerge da queste pagine rappresenta un'irrinunciabile arma di difesa intellettuale contro le bufale scientifiche: non dare mai nulla per scontato e sottoporre dati e informazioni al vaglio della razionalità e del senso critico.Prefazione di Tullio ReggeAnni or sono imperava nei salotti torinesi il leggendario Mago Rol con le sue popolari esibizioni di riti magici. Tra i suoi fan si annoveravano registi del cinema, artisti e personaggi di alto calibro. Come esponente del mondo scientifico ero bersaglio predestinato e infatti mi invitò a casa sua per farmi assistere ai suoi «esperimenti». Per mia fortuna avevo appena letto un articolo su «Le Scienze» in cui si dettagliavano gli «outs» o «forzature», strumento base nei giochi di carte. La forzatura è in effetti una finta scelta che nasconde quella occulta del mago. Ero quindi all'erta, accettai l'invito e mi trovai seduto attorno a un tavolo con altri ospiti sotto lo sguardo magnetico del Mago. Rol tirò fuori da un cassetto un mazzo di carte, lo passò agli ospiti, ingiunse loro di rimescolarlo al suono di una favolosa loquela. Alla fine il mazzo fu diviso in due e il Mago chiese all'ultimo ospite di scegliere uno dei due mazzi. Appena fu effettuata la scelta il Mago disse «allora lo scartiamo». Poteva anche dire «allora lo teniamo ». Lui sapeva ovviamente, da indizi solo a lui visibili, da quale parte stava la carta prescelta: il mazzo era ovviamente truccato e la scelta operata dall'ospite era fittizia. Alla fine saltò fuori la carta prescelta. Feci notare al mago che doveva dire prima se intendeva scegliere o scartare il mazzo prescelto. Subito cominciò a lamentarsi di un'«aura negativa» emanata dal sottoscritto. Mi diverte l'arte dei grandi illusionisti e li ammiro purché si dichiarino tali e non tentino di prendere in giro dei poveracci. L'uso fraudolento dell'arte magica, ampiamente documentato nel libro di Silvano Fuso, è purtroppo diffusamente impiegato per ingannare la povera gente. Occorre anche prestare attenzione ai cosiddetti miracoli religiosi di cui si occupa in dettaglio lo stesso Fuso e che appartengono alla storia di tutte le religioni. Abbiamo il dovere morale di dire pane al pane e di mettere in guardia gli sprovveduti. In questo compito è essenziale e benvenuta l'opera degli esperti. Al di là del mondo magico e religioso, tante altre false credenze circolano nella nostra società: leggende, complotti inesistenti, terapie miracolistiche, rischi immaginari, mode insensate e tecnologie illusorie. Elemento comune di tutte queste false credenze è una profonda ignoranza in fatto di scienza e una preoccupante e ingiustificata diffidenza nei confronti di essa. Il libro di Silvano Fuso cerca di fare chiarezza su tutto ciò. Vorrei che esso ricevesse la dovuta attenzione soprattutto tra i giovani e, perché no, anche nelle scuole. I miei auguri a Fuso.Silvano FusoDocente di chimica, autore di numerosi libri di successo, collaboratore di diverse testate giornalistiche (da La Repubblica a Le Scienze) e trasmissioni televisive e radiofoniche, membro del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), Silvano Fuso è uno dei più noti divulgatori scientifici italiani. A lui è stato intitolato l’asteroide 2006 TF7, in orbita tra Marte e Giove.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Marco Patricelli "L'ombra del Duce"
5d fa
Marco Patricelli "L'ombra del Duce"
Marco Patricelli"L'ombra del Duce"Solferino Libriwww.solferinolibri.itLa storia dimenticata di Edvige, sorella di Mussolini.Era più piccola di Benito ma si comportava come una sorella maggiore, non si interessava di politica ma cercava di influenzare il potente fratello e pagò un prezzo altissimo per il cognome che portava: Mussolini. Edvige attraversa la parabola del fascismo come una comprimaria nell’ombra, eppure c’è sempre ed è a lei che il Duce affida nel 1930 i suoi preziosi diari. Esercita un forte ascendente sul dittatore, lo sa e se ne avvale non per indirizzarne le mosse, ma per perorare le cause di quanti si rivolgono a lei non potendo arrivare a Benito. L’uomo più potente d’Italia non riesce a dire no alla sorella, anche se nel privato sbuffa, persino con l’amante Claretta, per la sua invadenza (è assai diversa, per questo, da un’altra sorella vissuta nell’ombra, quella Paula Hitler con cui l’autore propone un intrigante parallelo).Rachele non la sopporta, è sempre propensa a immischiarsi in affari non suoi. Ha da ridire sul matrimonio della nipote Edda, e Benito alla fine è costretto a evitare ogni contatto tra la moglie e la sorella. La genuinità romagnola si avverte nel suo modo d’essere, ora estroverso ora pudico. È una provinciale e non può giocare a fare l’intellettuale anche se ambirebbe all’alta società dove parte della sua famiglia è entrata non per censo ma di forza, attraverso la politica in camicia nera.La sua storia privata ha sullo sfondo la grande storia: il fascismo, la dittatura, le leggi razziali e l’antisemitismo, il secondo conflitto mondiale, la guerra civile, la fine della guerra che per la sua famiglia e i suoi affetti si tradurrà in un bagno di sangue.Marco Patricelli ha insegnato Storia dell’Europa contemporanea all’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti ed è autore di saggi pubblicati da case editrici italiane ed europee (Mondadori, Utet, Laterza, Rusconi, Lattès, Wydawnictwo Literackie, Bellona, Neriton, Università di Varsavia, Grada, Arte, e altre). Da suoi lavori sono stati tratti docufilm e docufiction Rai, Mediaset e Zdf. Con Il volontario ha vinto nel 2010 il Premio Acqui Storia. Nel 2021 a Varsavia è stato insignito del premio internazionale Testimone della storia. Per il suo impegno nella ricerca e nella divulgazione storica ha ricevuto in Polonia dal Consiglio dei ministri il titolo di Bene Merito e dal Presidente della Repubblica la Croce di Ufficiale. In Italia è stato nominato Cavaliere motu proprio dal Presidente Mattarella. Con Solferino ha pubblicato Tagliare la corda. 9 settembre 1943. Storia di una fuga (2023, tre edizioni).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Chiara Capitani "Journal Intime"
5d fa
Chiara Capitani "Journal Intime"
Journal Intimedi e con Chiara CapitaniProduzione edizioni Full Color Sound Progetto a cura di Elettra MallabyÈ uscito da pochi giorni su Storytel l’audiolibro Journal Intime di Chiara Capitani, un progetto che esplora i cambiamenti della sessualità e in particolare quella femminile nell’arco dell’ultimo secolo. Journal Intime si compone di 13 storie, 13 donne e 13 epoche diverse, offrendo uno spunto per riflettere sull’evoluzione delle esperienze sessuali femminili dalla fine degli anni ’50 fino ai giorni nostri. Ogni episodio si concentra sulla prima esperienza sessuale di ogni donna, mettendo a confronto le testimonianze di donne che hanno vissuto la loro prima volta negli stessi anni ma in paesi diversi, o semplicemente in regioni diverse, venendo da situazioni sociali e familiari eterogenee.Questa ricerca offre un’opportunità unica di osservare sia le somiglianze che le differenze, non solo all'interno di uno stesso decennio, ma anche nell'arco di decenni successivi. L’ascolto delle storie, raccolte attraverso le voci di queste donne, può suscitare un senso di solidarietà, ma anche di disappunto, di ricordi, di nostalgie e di riflessioni, portando a un approfondimento delle dinamiche sessuali, sociali e culturali nel corso del tempo.L’unicità dell’esperienza umana emerge con forza dalla condivisione di queste testimonianze, che ci parlano di desideri, tabù, liberazioni e trasformazioni. Utilizzare l’audio riporta inoltre alla trasmissione orale della storia. A differenza della maggior parte dei documenti di cui si avvale la ricerca storica, la fonte orale è una fonte relazionale non unilaterale, in cui la comunicazione avviene sotto forma di scambio di sguardi, di domande e di risposte.Nel Secondo Sesso pubblicato nel 1949, Simone de Beauvoir – saggista, filosofa, femminista francese, esponente dell’esistenzialismo – descrive il primo rapporto sessuale per le donne come un’esperienza violenta. In un certo senso, l’iniziazione sessuale della donna, come quella dell’uomo, comincia dalla più tenera infanzia. C’è un noviziato teorico, e pratico che prosegue in modo continuo dopo le fasi orale, anale, genitale, fino all’età adulta. Ma le esperienze erotiche della fanciulla non sono un semplice prolungamento delle attività sessuali anteriori; hanno spesso un carattere imprevisto e brutale; costituiscono sempre un avvenimento nuovo, che porta ad una rottura con il passato.Nel momento in cui le attraversa, tutti i problemi che si pongono alla fanciulla sono riassunti in forma urgente ed acuta. In alcuni casi la crisi si risolve facilmente; in altri, tragici, si conclude col suicidio o la follia. Ma sempre, a seconda del modo con cui reagisce, la donna impegna gran parte del suo destino. Tutti gli psichiatri sono d’accordo nel dare un’estrema importanza al suo esordio erotico: esso si ripercuote su tutto il resto della sua vita.Cap. III. L’iniziazione Sessuale Simone de Beauvoir.Il sesso, a causa della religione, della morale, della cultura patriarcale è stato, soprattutto nel passato, argomento misterioso, vergognoso, scandaloso. Spesso donne e uomini per l’accezione negativa riservata all’intimità sessuale, preferivano avvicinarsi a un corpo simile al proprio, dello stesso genere, prima di avere il coraggio d’incontrare il sesso opposto. La liberazione sessuale degli anni sessanta ha rivoluzionato i rapporti amorosi dell’età moderna.Come si è trasformato l’incontro intimo per la donna tra XX e XXI secolo e soprattutto il primo incontro? Come si è evoluto il rapporto con il proprio piacere personale? Nel mondo odierno in cui la sessualità sembra un argomento senza tabù né limiti cosa accade realmente nell’intimità? Gli adolescenti sono davvero più liberi e sessualmente più attivi, rispetto anche solo a dieci anni fa?Journal Intime è nato come un’installazione audio, in cui le testimonianze generose di otto donne erano collocate in otto stanze separate, ognuna delle quali invitava il visitatore a entrare e a condividere un'esperienza intima con le voci che raccontavano. Dopo le quattro esposizioni, Chiara Capitani ha preso coscienza dell’impatto che queste testimonianze avevano avuto: avevano infatti suscitato la discussione, creato un’eco tra le intimità delle persone e stimolato riflessioni personali, ma anche collettive, sulla storia comune. Gli scambi con le persone che sono entrate nelle stanze sono stati intensi e ricchi, alimentando il desiderio dell’artista di non fermarsi solo a otto donne. Ha sentito il bisogno di proseguire questa ricerca e di ampliare la diffusione di queste storie, rendendole accessibili a un pubblico più ampio tramite il mezzo dell’audiolibro.Come ci ricorda lo storico Sandro Portelli: “la storia orale è un’arte, oltre che dell’ascolto, della relazione: la relazione fra persone intervistate e persone che intervistano (dialogo); la relazione fra il presente in cui si parla e il passato di cui si parla (memoria); la relazione fra il pubblico e il privato, l’autobiografia e la storia”. Dalle memorie private di queste donne è dunque possibile aprire uno squarcio su una storia che appartiene a tutte e tutti noi. Scelgo la forma audio, perché la voce ci regala moltissime sfumature. Le donne intervistate sono più libere di rivelarsi e di raccontarsi. Se oscuriamo il senso della vista e accendiamo l’udito, possiamo percepire l’emozione, i respiri, gli accenti, il modo diverso di esprimersi riguardo al sesso di ogni donna.L’ascolto audio rende più intimo anche lo stesso rapporto che lega le persone che narrano e chi ascolta, l’obiettivo dell’audio libro è trattare l’intimità in tutti i suoi aspetti dal contenuto alla realizzazione. Journal Intime è un filo telefonico che con la mia voce, lega le storie di 13 donne di generazioni diverse per permetterci di aprire piccole finestre sul nostro passato e aiutarci a capire da dove veniamo e forse verso dove stiamo andando. – Chiara CapitaniChiara Capitani è un'attrice, autrice e arte terapeuta italiana che vive e lavora tra Francia e Italia. Ha iniziato la sua formazione artistica con Gisella Burinato e successivamente al Centro Internazionale della Cometa di Roma, diretto da Nicolaij Karpov e Lilli Cecere. Nel 2009 si trasferisce a Parigi, dove prosegue il suo percorso di ricerca all’ARTA, collaborando con il Workcenter di Grotowski e Thomas Richard. Si forma anche con Leela Alaniz e, nel 2017, esplora la scrittura scenica con Daria Deflorian e Antonio Tagliarini. In Francia, collabora alla performance Wanderkammer Soap #7 - Le Massacre de Paris, d’après Marlowe, di Ricci/Forte. Per il grande schermo, nel 2014 recita accanto a Xavier Gallais nel film Une braise sur la neige, diretto da Boris Baum. Nel 2015 fonda il collettivo Lilith Théâtre con Emine Meyrem e Maria Laura Baccarini, un progetto che si occupa di tematiche femminili. Il loro primo spettacolo, L’Amort, debutta a Parigi il 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, con il patrocinio del Sottosegretario del Ministero per i Diritti delle Donne. Nel 2018 partecipa alla performance GirlisaGun, che riflette sulla condizione del corpo nei lavoratori e lavoratrici del sesso, creata e diretta da Isadora Pei e Nina Negri. Dal 2016 è parte della compagnia Fool’s Cap Theatre, con cui debutta nel maggio 2018 con Attachés, una performance sulla dipendenza affettiva,presentata all’Odin Teatret di Holstebro, Danimarca. Nel febbraio 2019, debutta con il suo monologo Bibbidi Bobbidi Bum, scritto e interpretato da lei, sulla continua influenza dell’inconscio collettivo e della società sulle scelte delle donne, con la regia di Stefano Scandaletti. Nel 2021 si diploma come arte terapeuta presso l'Istituto di Ricerca di Psicologia Applicata PROFAC. Attualmente dirige un atelier di scrittura terapeutica per donne alla Maison de la Conversation e altri laboratori di dramaterapia con persone in situazione di handicap cognitivo e/o fisico. Dal 2023 è la creatrice e conduttrice del podcast di successo Journal Intime, in cui racconta le storie intime di donne "ordinariamente uniche" che lottano quotidianamente per decostruire gli schemi sociali stabiliti. Le testimonianze raccolte mettono in discussione temi come genere, sessualità, identità culturale, famiglia, corpo e lavoro, e interrogano le norme preconcette della nostra societIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ericavale Morello "Raperonzolo"
6d fa
Ericavale Morello "Raperonzolo"
Ericavale Morello"Raperonzolo"Camelozampawww.camelozampa.comLa fiaba originale di Rapunzel in una nuova traduzione integrale, reinterpretata dalle vibranti illustrazioni di Ericavale Morello  C’erano una volta un marito e una moglie, che da molto tempo desideravano invano un figlio e alla fine la donna cominciò a sperare che il buon Dio avesse esaudito il suo desiderio. Sul retro della casa avevano una finestrella dalla quale era possibile guardare dentro uno splendido giardino: era pieno di fiori e piante di grande bellezza, ma circondato da un muro alto. Nessuno osava entrarvi perché apparteneva a una maga che possedeva grandi poteri ed era temuta in tutto il mondo…Jacob e Wilhelm Grimm nacquero ad Hanau, in Germania, rispettivamente nel 1785 e nel 1786. Fu di Jacob l’idea di raccogliere le fiabe della tradizione tedesca ed europea. Le loro storie non erano concepite per i bambini: la prima edizione (1812) colpisce per molti dettagli realistici e cruenti. Le fiabe conobbero una serie di successive edizioni, fino a quella del 1857, oggi la più conosciuta, depurata degli aspetti più crudi e rivolta a un pubblico di bambini.Ericavale Morello nasce nel 1983 a Torino, dove vive e lavora. Diplomata alla Scuola Internazionale di Comics di Torino, ha conseguito in Portogallo un dottorato di ricerca sul disegno a mano libera in relazione alla progettazione architettonica. Insegna arte e immagine nelle scuole secondarie di primo grado. Come illustratrice, ha esordito con il progetto Storie di illustrastorie, scritto da Francesca Tancini. Ha poi ideato, scritto e illustrato Vendesi casa d’artista, edito da Camelozampa nel 2023, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti. Ha illustrato Raperonzolo dei fratelli Grimm, nella collana Incanti e destini di Camelozampa.Bruno Berni è dirigente di ricerca dell’Istituto italiano di studi germanici. Ha studiato letterature nordiche e letteratura tedesca a Roma e Copenaghen. Ha insegnato Lingua e letteratura danese all’università di Urbino, di Pisa e alla LUISS di Roma. Dal 1987 ha tradotto e curato un centinaio di opere di prosa e poesia di autori classici e moderni soprattutto danesi, ma anche svedesi, norvegesi e tedeschi. Per la sua attività di traduttore ha ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti internazionali e nazionali. Tra le sue traduzioni e curatele spiccano quelle riguardanti l’opera di Andersen che gli sono valse il prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 2004. Per Camelozampa ha tradotto le fiabe Cappuccetto Rosso, Biancaneve e Raperonzolo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Natascia Chiarlo "34^ Rassegna Internazionale di Canto Corale -Sergio Chiarlo-"
6d fa
Natascia Chiarlo "34^ Rassegna Internazionale di Canto Corale -Sergio Chiarlo-"
Natascia Chiarlo"34^ Rassegna Internazionale di Canto Corale -Sergio Chiarlo-"E' stato un successo di prenotazioni la rassegna "Uto Ughi per i giovani": concerti gratuiti per diffondere la cultura e l'amore per la musica iniziata martedì 3 dicembre a Savigliano e che si concluderà lunedì 9 dicembre.  Adesso vi invitiamo a prenotare i vostri posti all'interno della 34° Rassegna Internazionale di canto corale “Sergio Chiarlo” in programma dal 19 al 22 dicembre.Il Coro Femminile Milanollo: Una Tradizione di Eccellenza MusicaleFondato nel 1975 dal Maestro Sergio Chiarlo, il Coro Femminile Milanollo di Savigliano si è affermato come una delle realtà più prestigiose del panorama corale italiano.In quasi cinquant’anni di attività, il coro ha ricevuto 33 riconoscimenti in concorsi internazionali e nazionali, tra cui 21 primi premi, ottenuti in prestigiose competizioni come quelle di Arezzo, Stresa, Prato e Quartiano.Il repertorio del Coro Milanollo abbraccia un’ampia varietà di generi, spaziando dal canto gregoriano alla polifonia religiosa, fino alla musica classica e popolare. La formazione ha beneficiato del talento della figlia del fondatore, Natascia Chiarlo, come voce solista, e del figlio Ivan Chiarlo, al pianoforte, che hanno contribuito a elevarne ulteriormente il prestigio artistico.Invitato regolarmente a rassegne internazionali, il coro si è esibito in Russia, Svizzera, Francia e Germania, portando la tradizione musicale italiana oltre i confini nazionali. La sua eccellenza è riconosciuta anche nella guida “Podium”, curata dal Comitato Nazionale Italiano Musica, che raccoglie le migliori realtà corali e solistiche premiate a livello internazionale.La Rassegna Internazionale di Canto Corale “Sergio Chiarlo”L’Associazione Corale Milanollo organizza annualmente la Rassegna Internazionale di Canto Corale, giunta alla sua XXXIV edizione. Questo evento richiama a Savigliano alcune delle più importanti formazioni vocali del panorama nazionale e internazionale, offrendo concerti gratuiti di altissimo livello, accessibili a tutti, per promuovere la cultura musicale e raggiungere un pubblico sempre più ampio.Un Nuovo Capitolo per la Corale MilanolloDopo la scomparsa del Maestro Sergio Chiarlo, la guida del coro è passata alla figlia Natascia Chiarlo, ora Presidente dell’Associazione e Direttrice del coro, affiancata dal fratello Ivan in qualità di pianista. Sotto la loro direzione, il coro ha ritrovato unità e spirito, affrontando con successo la 33° Rassegna Internazionale di Canto Corale, tenutasi a dicembre 2023 e dedicata alla memoria del suo fondatore.Questa edizione speciale ha visto la partecipazione di prestigiosi cori italiani e internazionali ed è stata inclusa nel calendario culturale della Provincia di Cuneo, confermando il valore artistico e culturale della rassegna.Verso il Cinquantenario: Celebrazioni e EventiNel 2025, il Coro Milanollo celebrerà i 50 anni dalla sua fondazione con una serie di prestigiosi eventi che prenderanno il via a dicembre 2024 e si concluderanno a marzo 2025. Questi appuntamenti non saranno solo un omaggio alla lunga storia del coro, ma anche un’occasione per guardare al futuro, continuando a promuovere l’eccellenza musicale e la cultura corale.Concerti gratuiti, aperti al pubblico, rappresenteranno il cuore di queste celebrazioni, mantenendo viva la missione del coro: portare la bellezza della musica corale al più vasto pubblico possibile.Con il supporto delle istituzioni locali, degli sponsor e dei Comuni della Provincia di Cuneo, il Coro Femminile Milanollo si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua straordinaria storia musicale.Programma Concertistico 2024Giovedì 19 dicembre 2024 - Ore 21.00Santuario Nostra Signora del Popolo - CherascoPer info e prenotazioni posti: 3406856173 / 3478072022Venerdì 20 dicembre 2024 - Ore 21.00Teatro Milanollo - SaviglianoPer info e prenotazioni posti: 3406856173 / 3478072022Sabato 21 dicembre 2024 - Ore 21.00Salone Polivalente Cascina San Giovanni - MorettaPer info e prenotazioni posti: 0172911035 (int. 5)Domenica 22 dicembre 2024Ore 11.00: Canti della liturgia sacra - Chiesa di San Filippo Neri, SaviglianoOre 12.00: Incontro con le Istituzioni presso il Palazzo Comunale di SaviglianoPer info e prenotazioni posti: 3406856173 / 3478072022 Cori partecipantiCoro Milanollo - SaviglianoCoro Misto Jedinstvo - Bosnia e ErzegovinaOrchestra Sky Glory - Prijedor, Bosnia e ErzegovinaMinuscolo Spazio Vocale - RomaCoro Polifonico Vox Armonica - SaviglianoIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Emanuela Fogliadini "Il sacrificio di Abramo" François Bœspflug
6d fa
Emanuela Fogliadini "Il sacrificio di Abramo" François Bœspflug
Emanuela Fogliadini"Il sacrificio di Abramo"Nell'arte dei tre monoteismiFrançoi BœspflugAncora Editricewww.ancoralibri.itEbraismo, Cristianesimo e Islam hanno in comune il patriarca Abramo, ritenuto il loro comune fondatore: la sua incondizionata obbedienza a Dio è celebrata come valore decisivo di quelli che sono giustamente chiamati «i tre monoteismi abramitici». Questa obbedienza quasi sovrumana del patriarca ebbe il suo apice quando Abramo dimostrò di essere pronto a sacrificare il proprio figlio e offrirlo in olocausto, poiché Dio, come riporta il capitolo 22 del libro della Genesi, gli aveva chiesto di farlo. Il Corano narra il medesimo episodio nella sura 37, in cui è il padre a raccontare al figlio la richiesta di Dio di sacrificarlo. Tutti e tre i monoteismi concordano sul fatto che un angelo fermò in extremis l’atto letale di Abramo, che aveva dimostrato un’assoluta obbedienza al comando divino.Ognuna delle tre religioni ha celebrato questo momento fondante della fede in Dio, assegnando a questo episodio della vita di Abramo un posto speciale nella pratica religiosa e spirituale e un’ampia eco nell’arte. È questo patrimonio artistico comune che è presentato e analizzato in questo libro per la prima volta nella storia degli studi su questo episodio.François Bœspflug, teologo, storico dell’arte e storico delle religioni, è professore emerito dell’Università di Strasburgo. È stato editore letterario per le Éditions du Cerf, titolare della Chaire du Louvre nel 2010 e della Cattedra Benedetto XVI a Ratisbona nel 2013.Le sue numerose pubblicazioni si focalizzano sulla storia delle religioni e la rappresentazione del divino. Tra le più recenti, Le immagini di Dio. Una storia dell’Eterno nell’arte (2012) per Einaudi; Il pensiero delle immagini (2013) per Qiqajon; Gesù tra i Dottori nell’arte (2023) e Gesù e i discepoli di Emmaus nell’arte (2024) per Pazzini Editore.Sulla vita di Cristo, con Emanuela Fogliadini: La Natività di Cristo nell’arte d’Oriente e d’Occidente (2016), La Fuga in Egitto nell’arte d’Oriente e d’Occidente (2017), La Risurrezione di Cristo nell’arte d’Oriente e d’Occidente (2019), L’Annunciazione nell’arte d’Oriente e d’Occidente (2020), Il Natale nell’arte (2020), Il Battesimo di Cristo nell’arte (2021) per Jaca Book.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
PIetro Cecchetti "L'abbraccio delle parole"
6d fa
PIetro Cecchetti "L'abbraccio delle parole"
Pietro Cecchetti"L'abbraccio delle parole"Dialoghi tra un adulto e un bambinoScatole Parlantiwww.scatoleparlanti.itL’abbraccio delle parole è un libro costruito attorno a una serie di ipotetici dialoghi tra adulti e bambini che vuole sia offrire ai lettori spunti concreti di psicologia e educazione, sia proporre riflessioni e approfondimenti di più ampio respiro sulla relazione tra mondo adulto e mondo bambino. Le tematiche trattate nel testo spaziano su temi rilevanti per l’età evolutiva, dall’autonomia alla sicurezza emotiva, dallo sviluppo dell’identità alle relazioni familiari e vengono affrontate attraverso un approccio originale con l’obiettivo di espandere gli orizzonti dell’adulto e consentirgli di parlare in modo libero e personale con il bambino. I bambini, come il libro intende mettere in luce, hanno bisogno di adulti che siano disposti a dialogare con loro.“Pietro Cecchetti, in questi suoi dialoghi, è come se cercasse sempre di mostrare quanto le parole dei bambini molte volte ci pungano, ci spiazzino, ci facciano inciampare e, proprio per questo, possiedano la capacità di illuminare di luce nuova e trasversale il nostro pensiero e il nostro quotidiano. Le tante bambine e bambini che vengono evocati nei diversi capitoli, anche se ‘inventati’ dall’autore, sono qui a ricordarci che la comprensione di noi stessi è enormemente impoverita se non allenata da un contatto profondo e continuo con l’infanzia”.  (dalla prefazione di Franco Lorenzoni)Pietro Cecchetti è nato e vive a Viterbo. Psicologo e psicoterapeuta, dedica da anni il suo lavoro al benessere psicologico di adulti, bambini, coppie e famiglie. Oltre alla clinica si occupa di formazione con un’attenzione particolare alla prima infanzia. Nel 2021 ha pubblicato il libro Una certa idea di bambino, un testo di psicologia dello sviluppo rivolto agli adulti e dedicato alla fascia 0-6 anni, costruito a partire da piccoli momenti di vita quotidiana e illustrato da Elisa Ansuini.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Luciano Taffurelli "Nati per perdere"
6d fa
Luciano Taffurelli "Nati per perdere"
Luciano Taffurelli"Nati per perdere"Calibano Editorewww.calibanoeditore.itBrescia, una città popolata da baby gang e senzatetto. Aldo, collaboratore investigativo con un passato nell’ambiente della musica, assume l’incarico di aiutare Johnny, un rapper prossimo al successo, a veder chiaro nella morte di due suoi amici. La verità sembra trovarsi all'interno di una fantomatica valigetta sulle cui tracce si sguinzagliano anche un'ispettrice di polizia, gli emissari di una potente cosca mafiosa e una donna misteriosa che si sta costruendo una personalissima carriera criminale. Un noir urbano senza scampo, nel quale tutti, nessuno escluso, sembrano nati per perdere.Il tentativo di un giovane rapper di scoprire la verità sull'assassinio dei suoi amici d'infanzia.Luciano Taffurelli (1960) conduce le trasmissioni “Baraonda d’urto”, “Cianotik Time” e “Punk Rock City” a Radio Onda d’Urto, e dal 2005 è Direttore artistico dell’annuale Festa della radio. Come scrittore ha esordito con la raccolta “Anche le ombre hanno il loro inferno privato” (Calibano, 2021), e suoi racconti sono presenti nelle antologie “I racconti della Leonessa” (Calibano, 2022), “Ci sedemmo dalla parte del torto” (Prospero, 2022) e nella rivista letteraria Inkroci.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giovanni D'Alessandro "Lo sperduto"
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Giovanni D'Alessandro "Lo sperduto"
Giovanni D'Alessandro"Lo sperduto" Edizioni Città Nuovawww.cittanuova.it23 maggio 2016. Dopo la stipula di un atto di compravendita nel suo studio, al notaio Marcello Angelozzi viene in mente una coincidenza di data. Nello stesso giorno, 27 anni prima, all’ultimo anno di liceo, era angosciato per aver appena saputo che sarebbe diventato padre. Quel giorno del 1989 gli si snoda davanti agli occhi: non sa come informare i genitori, i professori, i compagni di classe, il resto del mondo. Non sa come affrontare il futuro, perché non ha mai saputo farlo. La sua stella polare è Mavi, la sua ragazza, senza la quale si sente perduto. Tutta la vita da allora prende a scorrergli dentro in un flashback: dalle difficoltà iniziali, al momento in cui sembrava perfetta e immutabile, fino al giorno in cui tutto è cambiato.In queste traiettorie ed eclissi di felicità si muove la vicenda di Marcello, costretto a fare i conti con se stesso; col suo smarrimento; con la distanza, che ogni essere umano sperimenta, tra ciò che era, ciò che è e ciò che potrebbe ancora, per la prima volta, riuscire a essere.Giovanni D’Alessandro pubblica nel 1996 il suo romanzo d’esordio, Se un Dio pietoso, finalista al premio Viareggio, vincitore dei premi Penne-Mosca e Maria Cristina di Savoia, tradotto dai maggiori editori europei e premiato all’estero. Seguono I fuochi dei Kelt (premio Scanno 2005), La puttana del tedesco (premio Fenice Europa 2007), la raccolta di racconti Il guardiano dei giardini del cielo (premio Maiella 2008), Sulle rovine di noi (2009), Soli (2011) e La tana dell’odio (2013).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Aldo Setaioli "Una legge tutta sua" Rebecca Harding Davis
6d fa
Aldo Setaioli "Una legge tutta sua" Rebecca Harding Davis
Aldo Setaioli"Una legge tutta sua"Rebecca Harding DavisBibliotheka Edizioniwww.bibliotheka.itTraduzione a cura di Aldo Setaioli.Parte come un romanzo gotico, ha un intermezzo realista e si conclude con i sorprendenti colpi di scena cari al romanzo d’appendice. Una trama articolata in cui si inseriscono motivi di ordine etico e sociale, come i limiti imposti alla personalità giuridica delle donne sposate, che non possono disporre dei loro mezzi economici perché affidati legalmente al marito.Pubblicato nel 1878, un romanzo dal carattere proto-femminista, che ha come protagonista la giovane Jane, dotata di un senso di giustizia che travalica le convenzioni sociali.La storia anticipa di decenni le idee espresse dal cinema progressista degli anni ’30 e ’40 del 900 (dal Frank Capra È arrivata la felicità, a Mr. Smith va a Washington o Arriva John Doe), in cui l’onesta semplicità della gente di provincia viene contrapposta alla vacuità dell’élite sociale e intellettuale delle grandi città e alla corruzione della politica.Rebecca Harding Davis(Washington, 1831 – Mount Kisco, 1910), antesignana del realismo americano è stata riscoperta negli anni ‘70 dalla scrittrice femminista Tillie Olsen, che ha messo in luce il valore letterario e il significato sociale delle sue opere. Il suo racconto più noto è Life in the Iron-Mills, pubblicato nel 1861 in The Atlantic MonthlyI temi ricorrenti della scrittrice sono le questioni sociali e politiche del suo tempo, la guerra civile americana, la questione razziale, la classe operaia e la condizione delle donne.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Daniela Finocchi "Duemilaventiquattro"
6d fa
Daniela Finocchi "Duemilaventiquattro"
Daniela Finocchi"Duemilaventiquattro"Racconti di donne non più straniere in ItaliaConcorso Lingua Madreconcorsolinguamadre.itwww.seb27.itMaral narra come ha deciso di iniziare ad abitare per la prima volta la propria vita, Shima si esprime attraverso la carica evocativa e simbolica degli oggetti quotidiani, Simona Nicoleta descrive un antiretorico ritorno in patria attraverso gli occhi e i pensieri di una madre e una figlia. Racconti che coniugano immaginari e nuove sensibilità, immediatezza e autenticità, relazione e riflessioni profonde; dove le protagoniste si permettono di essere provvisorie, decidono di stare nell’oggi senza troppi proclami e propositi. A unirle è il loro sguardo al mondo e l’autorità femminile che da questo sguardo emerge. La forza motrice può essere rappresentata da una fotografia, ma anche dal cibo, dall’arte, da un incontro, dalla lingua o dall’uso dell’ironia. La migrazione, vissuta o solamente reinterpretata, non è qualcosa che le definisce, ma un approccio inedito alla complessità. Sono donne consapevoli, determinate, che pensano attraverso i loro corpi e perseguono il diritto a vivere pienamente la propria appartenenza femminile. La propria libertà.Le autrici e i racconti:   Halima Aden Omar, Le difficoltà di una donna; Mariia Aleksandrova, Fiori per l’8 marzo; Shima Allahi, I piccoli tesori; Linda Marcela Aparicio Estrada, 17 strati di pelle; Marwa Ibrahim Awad, Autobiografia; Man Azadam e Sonia Canu, Azad; Samia Maria Begar, Tra Vesuvio e stelle: sussurri di due cuori migranti; Simona Nicoleta Bogdan, Ritorno; Imane Bou-Saboun, Scambio linguistico; Anita Cagnazzo, Sotto la pelle; Lisa Calvo, Straniera, strana, extranea; Olivia Carmona Hernández, Come le api; Yuleisy Cruz Lezcano, Né colpi che fanno male né parole che feriscono; Tilly Grace Dabbs, La luce soffusa alla fine del tunnel; Cecilia Daverio, Più che sorelle; Julianna Arlette De León Vargas, Continuare; Marinella Dela Rosa, Diario di bordo: tra l’Italia e le mie radici asiatiche; Mame Diara Diop, Ricordi indelebili; Rajae El Jamaoui, E noi amiamo la vita; Maryame El Qabach, Oltre il colore della pelle; Karin Dalia Estrada Aguilar, I ricordi fioriscono; Deeqa Farah Mohamed, La donna nera; Fulvia Fieni, Il mondo capovolto; Arianna Mercy Fiori, Turbe mentali; Viviana Fragas, Un viaggio di amore; Anila Hoxha, La Franca; Shumian Huang, S’impara finché si vive; Selma Jakupovic, Mille sfumature; Kumiko Kodama, Memoria di una geisha in Italia; Kristina Konomaj, Mollare non è una scelta; Laureta Lilaj, Quando Anna incontrò la stella marina; Lorena Lomuscio, Identità riflesse: donne oltre le frontiere; Elena Lucchese, La vicina; Marcela Magalhães de Paula, Il mare di Marmara; Kristina Mamayusupova, Frammenti di identità; Caren Yanir Martinez Hurtado, Primi approcci; Valdrina Mehmedi, La donna delle onde; Sayaka Miyamoto, La forza degli udon; Clio Monaco, Marzo 2022; Valeria Natalia Moncada Bustamante con Mariapaola Infuso, Palmina Montanari e Paola Pavan, Passaporto bianco; Manishimwe Giselle Musabimana, Aranciata con pan biscotto; Natalia Esther Nieto Volante, La ricetta dell’affetto; Juliet Okojie, Una combattente; Lidia Amalia Palazzolo, La morte vi ha colto stranieri; Igballe Parduzi Emini, Il viaggio verso la libertà; Roberta Pelizza, Notturno libero; Renata Pieroni, Piccole donne; Erika Plamadeala e Diana Sinigaglia, Cibarsi di origini; Nune Poghosyan, La storia di una donna armena; Emina Ristovic, L’esame; Roberta Russo Vizzino, Le chiavi di casa; Gulala Salih con Silvia Cegalin e Manola Miglioranzi, Gulala Salih racconta Bexal Barzingi. La mia luce in fondo al tunnel; Geralda Shabani, L’attestato; Maral Shams, Capolinea; Giuliana Spadaro, Parole straniere; Maya Taylor, Diario multiculturale; Elena Titkova, Le cronache di Nadia o lo specchio della galaverna; Eralda Xibraku, La voce del mare.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.