il posto delle parole

livio partiti

Conversazioni intorno ai libri, insieme con gli autori
Un quotidiano culturale
"ascoltare fa pensare"

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Antonella Cilento "La babilonese"
Oggi
Antonella Cilento "La babilonese"
Antonella Cilento"La babilonese"Bompiani Editorewww.bompiani.itNinive, VI secolo a.C.: la vita di Libbali, sposa del dio-re Assurbanipal, scorre immutabile finché alla ziggurat reale non arriva un giovane prigioniero ebreo dagli occhi color lapislazzulo. Tra Avhiram e Libbali nasce una passione travolgente, destinata a essere scoperta con tragiche conseguenze: nel giorno in cui Avhiram viene giustiziato e le figlie della regina pagano con la vita la colpa della madre, Libbali scampa alla morte grazie a una bambina che porta fra le mani una lucerna e la trascina con sé in una fuga nel tempo senza fine. Londra, 1848: l’archeologo Henry Layard, scopritore delle città assire, è perseguitato dalla visione di una donna accompagnata da una bambina che porta una lucerna.  Napoli, 1655: mentre la peste infuria il pittore Aniello Falcone incontra la maga Albalì e la sua sfuggente figlia. Nel 1683, l’erudito Sebastiano Resta rinviene un disegno di Falcone che allude a una madonna o a una maga. Ed è il 1881 quando Filomena Argento, ultima di una dinastia di setaioli, eredita quel disegno e incontra Madame Ballu, negromante, e sua figlia... Infine, nella Napoli di oggi una coppia fronteggia il fallimento di un progetto imprenditoriale: anche il loro destino sarà segnato dall’incontro con una giovane e luminosa ragazzina. “Un trauma costruisce un inceppo della memoria: finché non è superato ce lo racconteremo, in attesa che le parole lo esauriscano”. In questo vertiginoso romanzo di romanzi ciascun personaggio ha un immenso dolore e un amore ardente da attraversare, e dunque da narrare. Dalla scrittura cuneiforme alla memoria dei computer, da una favolosa città antica alla Londra vittoriana fino a Napoli, che – come scrisse Malaparte – somiglierebbe a Ninive se non fosse stata distrutta, La babilonese ci interpella: può la fiamma della vendetta sopravvivere a chi la cerca e restare sempre viva, come quella della passione?Non sarà, invece, che la memoria della vita è destinata a perdersi come i segni cuneiformi sulle tavolette d’argilla, come la capa di mummia che Filomena Argento conserva, come la memoria danneggiata degli hard disk?Antonella Cilento (Napoli, 1970) nel 1993 ha creato Lalineascritta Laboratori di Scrittura (www.lalineascritta.it), uno dei primi laboratori a proporre in Italia l’insegnamento della scrittura creativa. Dal 2019 ha ideato e coordina il primo Master di scrittura ed editoria del Sud Italia, SEMA, in partnership con l’Università Suor Orsola Benincasa. Dal 2007 dirige la rassegna di letteratura internazionale “Strane Coppie”. Tra le sue opere, tradotte in numerosi paesi, ricordiamo Asino chi legge (Guanda, 2010), Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori, 2014, finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Boccaccio), Bestiario napoletano (Laterza, 2015), Morfisa o L’acqua che dorme (Mondadori, 2018) e Non leggerai (Giunti, 2019). Ha scritto per il teatro, la radio e attualmente collabora con la Repubblica – Napoli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Andrea Valente "La foresta che cresce"
Oggi
Andrea Valente "La foresta che cresce"
Andrea Valente, Lucia Scuderi"La foresta che cresce"Edizioni Lapiswww.edizionilapis.itDall’ippocastano di Anne Frank ai cipressi di Michelangelo, fino al ficus di Falcone e Borsellino: una suggestiva “foresta” tutta da esplorare, grazie ai racconti di Andrea Valente con le illustrazioni di Lucia Scuderi. 16 alberi, uno per ogni capitolo, con illustrazioni a piena pagina. A ogni albero è dedicato un racconto che ne narra la storia. Sono differenti per tipologia e si trovano in punti diversi del pianeta. Alcuni ci sono ancora, altri non più, ma a volte i loro semi sono stati piantati e oggi ci sono innumerevoli fratelli di quel capostipite che ha emozionato, ispirato, o tenuto compagnia a personaggi importanti. Al centro di questi racconti che attraversano le epoche e i luoghi, c’è sempre il rapporto tra un albero e un essere umano.Gli alberi attraversano secoli, a volte millenni. Fra tutti gli esseri viventi, nelle loro numerose specie e varietà, sono veri e propri testimoni del tempo, di eventi importanti per noi umani o per il pianeta. Fonte d’ispirazione per artisti e musicisti, simbolo di pace e di lotte civili per la giustizia, gli alberi sono esseri viventi di cui prendersi cura e da preservare. In queste storie la natura non è solo lo scenario in cui si succedono fortunate o sfortunate vicende, ma diventa protagonista della Storia, in dialogo con la nostra specie. Le radici degli alberi sono nel nostro passato, le fronde parlano al cielo. Andrea Valente ne ha ascoltato i segreti, coltivando una foresta ideale che, dopo tanti anni, ancora oggi cresce e ha qualcosa da raccontarci.Andrea ValenteAutore e illustratore, Andrea Valente scrive e illustra testi ironici e umoristici. Nel 2011 riceve il Premio Andersen come miglior autore completo. Presenza costante ai più importanti festival letterari, con Lapis pubblica racconti fantastici e testi divulgativi. Andrea incontra volentieri i ragazzi, per parlare di pecore – per lo più nere – e di qualsiasi altra cosa, purché sia almeno un po’ strampalata.Lucia ScuderiIllustratrice, pittrice e autrice, vive ai piedi dell'Etna. Ha ideato e progettato numerosi libri per bambini, pubblicando con le più importanti case editrici italiane. Alcuni dei suoi titoli sono stati pubblicati anche all’estero, in Francia, Paesi Bassi, Germania, Svizzera, Spagna, Corea, USA e Cina. Le sue illustrazioni sono state selezionate per importanti mostre collettive e rassegne, italiane e internazionali. Nel 2013 ha vinto il Premio Andersen come miglior illustratrice.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Stefano Costa "Tre nidi"
Ieri
Stefano Costa "Tre nidi"
Stefano Costa"Tre nidi"il Saggiatorewww.ilsaggiatore.comTre nidi racconta del bello che c’è accanto a ognuno di noi, della gioia di trovare il proprio posto nel mondo.C’è una Madonnina che è una colomba tutta bianca. C’è un falco azzurro che vuole uccidere Dio. C’è un gufetto che vive assieme al padre nella mansarda di un castello. Da lì, librandosi in volo, si potrebbe sorvolare la corrente dello Scuropasso o le colline di Vallemezzo e arrivare a Montallegro. Raggiungere Eli, una ghiandaia con cui il gufetto talvolta gioca; abbracciare la Madonnina, lei che ha «perduto il suo piccolo quando piccolo oramai non era più»; forse, se si è fortunati, avvistare Dio, che vive nel segreto. Il gufetto però è timoroso, muove i suoi passi sulla terra lì vicino come a misurarla, e ogni punto su cui posa lo sguardo risuona di nomi: attorno a lui ci sono i barattoli colmi di api, i cuochi ranocchi, le chiesette votive abitate da cavalli e astori, il perimetro dolce delle cose che respirano, bruciano e «crodano»; il mondo conosciuto. E poi ci sarebbe l’altrove, «il mondo che continua» oltre la collina di cui gli ha parlato la Madonnina, con il suo miraggio di avventura, con i suoi sogni e i suoi incubi che stentano a prendere forma.Stefano Costa (Broni, 1982) è editor e redattore. Con il Saggiatore ha pubblicato Il primo giorno d’autunno al mondo (2020).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Stefano Rossi "Sentimenti maleducati"
2d fa
Stefano Rossi "Sentimenti maleducati"
Stefano Rossi"Sentimenti maleducati"Coltivare l'intelligenza affettiva per insegnare ai ragazzi le cose dell'amoreFeltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itSe le emozioni ci vengono assegnate dalla natura, i sentimenti sono figli della cultura. Cosa accade quando la scuola si limita a istruire e la famiglia non trova le parole per educare all’empatia e alle relazioni? Lo vediamo nelle classi, sui treni, sui social, dove dilagano comportamenti guidati da sentimenti maleducati.“L’amore non si può spiegare, solo i poeti possono custodirne il segreto.” Frasi seducenti come questa di Novalis ci hanno fatto disertare l’educazione sentimentale. I comportamenti violenti, il riaffacciarsi tra i ragazzi di dinamiche relazionali ritenute superate portano il nome dell’analfabetismo sentimentale.Stefano Rossi, che della cura dei ragazzi ha fatto la sua missione, ha racchiuso in questo libro idee e suggerimenti per far fiorire l’intelligenza affettiva, intrecciando neuroscienze, arte, filosofia e psicologia. I sentimenti nocivi alla base delle trappole dell’amore, di fatto, germinano già in giovanissima età per poi esplodere nella vita adulta sotto forma di narcisismo, manipolazione, dipendenza affettiva, controllo ossessivo, adescamento, violenza e stereotipi di genere. Prevenirli e contrastarli si può.Troverete questo libro ricco di assist per nutrire il rispetto, l’attenzione e l’approccio all’altro, per insegnare il potere difensivo del “no” e la capacità di liberarsi da invidia, gelosia, paura, rancore, arroganza, che avvelenano la capacità dei nostri ragazzi di vivere relazioni sane e socialmente costruttive.Da una delle voci più coinvolgenti della psicopedagogia italiana, autore dei best seller Mio figlio è un casino e Lezioni d’amore per un figlio, una guida indispensabile all’educazione sentimentale.Stefano Rossi, psicopedagogista e conferenziere tra i più amati, è uno dei massimi esperti di educazione emotiva di bambini e adolescenti.Dopo aver lavorato come educatore di strada in contesti di marginalità e coordinato centri psicopedagogici per famiglie e minori, oggi è una voce autorevole nel panorama educativo italiano. Negli ultimi vent’anni ha formato più di ottocento scuole e oltre centomila insegnanti e genitori sugli strumenti da lui creati per l’educazione emotiva.Ogni anno da settembre a luglio è in tour nelle scuole, nelle piazze e nei teatri di tutto il Paese per far prosperare l’intelligenza emotiva nel cuore di bambini, ragazzi e adulti.Per Feltrinelli ha pubblicato Sentimenti maleducati (2024), i best seller Lezioni d’amore per un figlio (2023), Mio figlio è un casino (2022) e, indirizzato ai ragazzi, Se non credi in te, chi lo farà? (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nicola Pesce "La biblioteca dei libri dimenticati"
3d fa
Nicola Pesce "La biblioteca dei libri dimenticati"
Nicola Pesca"La biblioteca dei libri dimenticati"Mondadori Editorewww.mondadori.itLeda è una giovane donna che vuole scappare da un remoto paese di provincia per liberarsi dalle insicurezze e dai traumi che la sua famiglia le ha inflitto. Per farlo decide che l’unico modo è quello di provare a realizzare il suo sogno: aprire una piccola libreria a Venezia. Nel frattempo, un gattino nero di nome Erinni si trova sbattuto fuori dall’appartamento dove era nato e deve cominciare la sua esistenza da randagio per le calli veneziane. Spaesati e soli, Leda ed Erinni sembrano ineluttabilmente destinati a incontrarsi. La piccola libreria, però, non è come le altre, è un luogo protetto, incantato. Infatti un giorno, abbattendo un muro di mattoni, Leda scopre che nel locale è nascosta una biblioteca molto antica e particolare. I suoi scaffali ospitano i libri dimenticati, quelli perduti e gli “pseudobiblion”. Sono le opere che i grandi scrittori e le grandi scrittrici del passato hanno anche solo sognato ma non hanno mai scritto: come il seguito delle Anime morte di Gogol, il secondo libro della Poetica di Aristotele o le Odi perdute di Baudelaire. Tuttavia, la libreria non nasconde soltanto questi volumi unici e preziosi. Una sera, infatti, Leda scopre che la stanza segreta è anche un portale che le permette, notte dopo notte, di fare incontri straordinari: di passeggiare con Fëdor Dostoevskij nelle vie innevate della San Pietroburgo dell’epoca o con Giacomo Leopardi tra le stradine arroccate della Recanati di inizio Ottocento. Proprio come avrebbero fatto i loro libri, questi grandi scrittori, attraverso dialoghi profondi e toccanti, guidano Leda verso una nuova comprensione di sé, dell’amore e del senso della vita. La biblioteca dei libri dimenticati è un viaggio magico tra sogni infranti e nuovi inizi in cui le emozioni fluiscono placide come i canali tra le calli e i ponti di Venezia. Un romanzo delicato e poetico, che racconta la fragilità dell’animo umano e il potere salvifico della letteratura.Nicola Pesce (1984) vive in un bosco, legge libri e spacca legna. Innamorato della vita lenta e delle piccole cose, lavora ogni giorno attivamente per diffondere la gentilezza e l’amore per la cultura.Attraverso i suoi profili social, organizza numerose iniziative culturali. Ad esempio, nel corso del 2024, ha donato migliaia di libri a scuole, biblioteche e punti di book-crossing.Poco prima di compiere sedici anni, fondò la sua casa editrice, Edizioni NPE, diventando il più giovane editore della storia. Il successo come scrittore arriva nel 2021, con il romanzo bestseller La volpe che amava i libri, nel quale crea i personaggi Aliosha, Musoritz e Ptiza.Ama scrivere di notte, alla vecchia maniera, con una penna e un vecchio quaderno, a lume di candela, nel silenzio del suo bosco. Per Mondadori ha pubblicato La volpe che amava le piccole cose (2022) e Il sapore dell’albicocco (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Luciano Luciani "La rapa"
3d fa
Luciano Luciani "La rapa"
Luciano Luciani"La rapa"Regina delle radiciEdizioni ETSwww.edizioniets.comUn libricino che, attraverso la storia, la letteratura, la toponomastica e la paremiologia, intende restituire l’onore alla Brassica campestris, ovvero, la rapa. Questa umile radice che, prima dell’arrivo della patata dal Nuovo Mondo, ha contribuito a sfamare per secoli generazioni e generazioni di Europei e non solo. Sarà che nasce dalla terra e nella terra; saranno le sue forme sgraziate e grottesche o che, nel corso dei secoli, essa s’è andata connotando come cibo per gente povera e bestie, tant’è che la rapa ha visto crescere attorno a sé una fama di ottusità e dabbenaggine che non accenna a estinguersi. Ancora ai nostri giorni, infatti, annoveriamo il diffusissimo epiteto “testa di rapa” che non è certo percepito come un complimento e non si dimentichi, poi, il modo di dire “cavare il sangue da una rapa”.Luciano Luciani (Roma, 1947), docente di italiano e latino, ha insegnato nei licei di Capannori, Forte dei Marmi, Viareggio e Lucca. Giornalista pubblicista per oltre vent’anni ha collaborato con numerose testate locali e nazionali, di carta e online, attività che lo impegna anche attualmente. Con Edizioni ETS, nella collana Obliqui, ha pubblicato Le donzelline. Donne d’amore nell’Italia rinascimentale, 2014 e La cacca che ci salvò dalla fame. Strane storie e tipi strani, 2015.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Edoardo Piazza "I cattivi poeti"
4d fa
Edoardo Piazza "I cattivi poeti"
Edoardo Piazza"I cattivi poeti"Les Flaneurs Edizioniwww.lesflaneursedizioni.itKatia è una bambina con spiccate doti di osservazione, che ama scrivere poesie (e vince premi). Crescendo trova il suo vero amore non nel ragazzo di cui si era infatuata, ma in sua sorella, Valentina, con cui condivide la passione per la politica e per le terroriste. Al liceo, Valentina entra nella colonna romana delle Nuove BR ed è costretta alla clandestinità. Katia la raggiunge nel casale in Maremma in cui si nasconde, e si ritrova in un blitz delle forze dell’ordine. Le amiche riescono a fuggire e decidono di formare una loro “banda artistica”: I cattivi poeti.Fin dove saranno disposte a spingersi per difendere i loro sogni? Un romanzo irriverente, che si muove al confine tra utopia e ucronia, per inseguire le radici dell’idealismo militante.Edoardo Piazza (Roma, 1986). Ha studiato Scienze Politiche e fondato un’associazione culturale. Ha pubblicato la raccolta poetica Container! (Ensemble Edizioni). Sempre con Ensemble ha partecipato all’antologia Congiunti e all’Agenda poetica 2022. Secondo classificato al Premio Zeno 2020 sezione poesia. Finalista Premio Leopoldo II di Lorena. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo Il Capodanno di Umberto Rose (Apollo Edizioni) e nel 2023 la silloge Il fosso, edita da Transeuropa. Si occupa di correzione bozze, ghostwriting e revisione testi. Organizza “raduni poetici” con letture collettive e dibattiti sulla poesia contemporanea.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ugo Cardinale "Festival del Classico"
6d fa
Ugo Cardinale "Festival del Classico"
Ugo Cardinale"Festival del Classico"www.festivaldelclassico.itwww.circololettori.itDal 28 novembre al 1° dicembre 2024, il Circolo dei Lettori di Torino organizza il Festival del Classico, un’occasione unica per scoprire la profondità dei testi antichi come strumenti di lettura del presente. La manifestazione culturale torinese invita il pubblico a riflettere sulle radici e sulle sfide che hanno attraversato la storia umana, attraverso lezioni, dibattiti, e presentazioni letterarie. Guidato da figure di rilievo come Luciano Canfora, presidente onorario, e Ugo Cardinale come curatore, il Festival presenta una selezione di opere e autori capaci di ispirare il pensiero critico e stimolare il dialogo. Tra i vari protagonisti di questa edizione del Festival del Classico 2024 a Torino ci sono Erri De Luca, Piergiorgio Odifreddi, Mariangela Gualtieri, Luciano Canfora e molti altri ancora.Il programma del Festival del Classico 2024: Erri De Luca – L’età sperimentaleGiovedì, 28 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriMaurizio Bettini – Erisittone l’ingordo e la deforestazione del pianetaVenerdì, 29 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriUgo Cardinale – Aristotele, la lingua e il genderVenerdì, 29 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriPiergiorgio Odifreddi – Dalla Terra alle Lune con Plutarco e KepleroVenerdì, 29 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriAndrea Capra – L’ara di Prometeo: natura e tecnica nel mito grecoVenerdì, 29 novembre 2024 | Sala del Gioco, Circolo dei LettoriMonica Maggioni – La lacerazione del presenteVenerdì, 29 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriMariangela Gualtieri – Naturale sconosciuto rito sonoroVenerdì, 29 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriMax Bergamo / Sergio Givone – L’aurora del pensiero filosoficoSabato, 30 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriMauro Bonazzi / Bruno Cantrone – Physis contro nomos: i sofisti, Platone, la cittàSabato, 30 novembre 2024 | Sala del Gioco, Circolo dei LettoriStefano Mancuso / Luciana Repici – L’intelligenza delle pianteSabato, 30 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriSilvia Romani / Viola Ardone – Saffo, dal giardino segreto al cielo stellatoSabato, 30 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriLuciano Bossina – Un cosmo senza physis? Natura classica e natura biblicaSabato, 30 novembre 2024 | Sala del Gioco, Circolo dei LettoriGennaro Carillo – Deinon: il tremendo dell’uomo, il tremendo della naturaSabato, 30 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriMauro Bonazzi / Matteo Nucci – Vivere secondo natura: l’animale umano e i suoi compagniSabato, 30 novembre 2024 | Sala del Gioco, Circolo dei LettoriVittorio Lingiardi – Raccontare il corpo: la pelle, gli occhi, la boccaSabato, 30 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriLuciano Canfora – La natura più ostile: le miniereSabato, 30 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriTelmo Pievani – Lucrezio e il libro del mondoSabato, 30 novembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriDa Efesto al Minotauro: i miti degli esclusiDomenica, 1 dicembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriIl narcisismo, ovvero il dilemma dell’amore di séDomenica, 1 dicembre 2024 | Teatro GobettiSotto la pelle del mondoDomenica, 1 dicembre 2024 | Teatro GobettiAntico e contemporaneo alla prova dell’IADomenica, 1 dicembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriGli antichi conoscevano la vita?Domenica, 1 dicembre 2024 | Sala del Gioco, Circolo dei LettoriL’intuizione di Lucrezio e degli atomisti: il codice della vitaDomenica, 1 dicembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettoriLa natura multiforme: dai mostri mitologici alle nuove forme alieneDomenica, 1 dicembre 2024 | Sala del Gioco, Circolo dei LettoriLegge, natura, popolo. ConclusioniDomenica, 1 dicembre 2024 | Sala Grande, Circolo dei LettorIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Luciana Cisbani "Il segreto dei Cardinal"
6d fa
Luciana Cisbani "Il segreto dei Cardinal"
Luciana Cisbani"il segreto dei Cardinal"Jocelyne SaucierIperborea Edizioniwww.iperborea.comDall’autrice di Piovevano uccelli, un romanzo polifonico a tensione crescente sulla storia di una famiglia e i suoi segreti. Vincitore del Prix Canada-Reads e del Prix France-Canada.Traduzione a cura di Luciana Cisbani.Ventuno figli, una casa enorme e labirintica, una miniera e una città tutta per loro: sono i Cardinal, la famiglia che ha fondato Norco, sorta intorno a un giacimento di zinco scoperto dal padre in Québec. I Cardinal hanno il loro lessico famigliare e un soprannome per tutti, la tradizione di far esplodere ai figli il primo candelotto di dinamite al settimo compleanno e un odio profondo per gli estranei, i «bifolchi», quelli che hanno invaso Norco e fatto fallire la miniera. Ma ormai i figli sono cresciuti e scappati sempre più lontano, chi più a nord tra gli inuit, come LaTommy, chi sul fronte di guerra in Cecenia, come Geronimo. Finché nel 1995 l’anziano padre riceve un premio alla carriera e tutti sono invitati alla cerimonia. Inizia così il flusso dei ricordi, la nostalgia per i tempi andati di Fanalino, l’ultimo arrivato, cresciuto nel mito della sua enorme famiglia pur non avendolo mai vissuto in prima persona. Ma anche le recriminazioni di LaPulzella, la più anziana, che è stata madre di tutti e anche di se stessa, il dolore di Geronimo, un tempo a capo delle scorribande dei fratelli e tormentato da un segreto, la rabbia di LaTommy. E su tutti aleggia lo spettro di Angèle, gemella di LaTommy, che voleva andarsene in città e di cui nessuno ha saputo più niente dopo che è salita su una macchina diretta a Montréal. Attraverso una sinfonia di voci e punti di vista, con un sottile crescendo di tensione vengono a galla i misteri della famiglia Cardinal e il tabù che a carissimo prezzo l’ha tenuta insieme, in una storia agrodolce come la nostalgia e potente come il coraggio di chi si sacrifica per gli altri.Jocelyne Saucier (1948) è una delle più note scrittrici canadesi di lingua francese. Nata nel 1948 nella provincia del New Brunswick, dopo aver lavorato come giornalista si è dedicata alla narrativa e i suoi romanzi sono tradotti in tutto il mondo. Iperborea ha pubblicato Piovevano uccelli, bestseller internazionale che è anche diventato film. Jocelyne Saucier oggi vive a Clair, un villaggio canadese in mezzo ai boschi abitato da meno di mille anime.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Paolo Riberi "I segreti di Alien"
6d fa
Paolo Riberi "I segreti di Alien"
Paolo Riberi, Giancarlo Genta"I segreti di Alien"Gnosi, orrore cosmico, scienza e IA nella saga degli XenomorfiMimesis Edizioniwww.mimesisedizioni.itNato dalla geniale sceneggiatura di Dan O’Bannon e Ron Shusett e dagli incubi dell’artista svizzero Hans Ruedi Giger, nel 1979 Alien consacrò il talento di un giovanissimo Ridley Scott. Diversi decenni dopo, tra sequel, prequel e crossover, possiamo osservare la nascita e lo sviluppo di una saga variegata e poliedrica, nel corso della quale si sono avvicendati registi di prestigio come James Cameron, David Fincher, Jean-Pierre Jeunet e Fede Álvarez.Ripercorrendo l’intera storia del ciclo di Alien, il volume ne esplora i retroscena, scrutando a ritroso nelle influenze e nelle fonti che hanno dato vita al terrificante e affascinante universo abitato dallo Xenomorfo: dai vangeli gnostici all’orrore cosmico di H.P. Lovecraft, dal femminino sacro ai viaggi interstellari e all’intelligenza artificiale, passando per l’alchimia, le scoperte di Darwin e la terraformazione.Tra religione, storia, politica, scienza e tecnologia, una guida indispensabile per addentrarsi fin negli angoli più remoti della galassia, ma da sfogliare con cautela perché “nello spazio nessuno può sentirti urlare”.Paolo Riberi è laureato in Filologia e letterature dell’antichità e in Economia presso l’Università degli Studi di Torino. Funzionario pubblico, collaboratore giornalistico, studioso di storia antica e letteratura delle origini cristiane, è anche membro della Società Italiana di Storia delle Religioni (SISR). È autore di vari saggi dedicati al mondo dei vangeli apocrifi e alla simbologia nel cinema contemporaneo. Per Mimesis ha pubblicato: Abraxas: la magia del tamburo (con I. Caputo, 2021) e I segreti di Dune (con G. Genta, 2024).Giancarlo Genta è professore emerito di Costruzione di macchine presso il Politecnico di Torino, membro dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia Internazionale di Astronautica. È autore di numerosi testi di formazione, di articoli e di volumi sull’esplorazione spaziale e il programma Search for Extra-Terrestrial Intelligence (SETI). È inoltre autore di sei romanzi di fantascienza tradotti anche in inglese: Le porte dell’inferno (2018), Le rosse cupole di Acheron (2019), La frontiera (2021), Il cacciatore (2012), Oltre la frontiera (2022) e Gli alieni perduti (2022). Per Mimesis ha pubblicato I segreti di Dune (con P. Riberi, 2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Barbara Buoso "Padre terra"
1sett fa
Barbara Buoso "Padre terra"
Barbara Buoso"Padre terra"Edizioni Fernandelwww.fernandel.it«Gli era stato dato in sorte di continuare a percepire l’amore di sua madre attraverso la terra, avvertendo ad ogni istante la gratitudine di essere lì, al mondo»Quando Giovanni nasce, le braccia che lo accolgono sono quelle di Primo, suo padre, perché la madre è morta al termine di un estenuante travaglio. La piccola comunità del Polesine in cui il bambino cresce è sicura che la disgrazia sia stata provocata dalle pozioni della Botanica, una guaritrice a cui i genitori si erano rivolti, forzando le leggi della natura, per avere il figlio che tanto desideravano.Primo amerà Giovanni di un amore tenero, prendendosi cura di lui e insegnandogli a sentire la natura e a mettersi all’ascolto delle voci di tutti gli esseri viventi che li circondano. In un paesaggio che richiama le atmosfere del realismo magico il ragazzo crescerà con una sensibilità speciale, che gli permetterà di riconoscere il ronzio sofferente delle vespe, la supplica del geranio che sta per essere reciso, la preghiera della lepre che, ritta sulle zampe, si ferma smarrita davanti alla canna del fucile che la punta.Quando a tredici anni Giovanni avrà la possibilità di ammazzare il maiale, entrando così nella comunità degli adulti e mettendo a tacere le voci di paese, sarà proprio il grido strozzato dell’animale a fermare la sua mano. Primo verrà accusato di non aver saputo educare il ragazzo e si sentirà responsabile dell’emarginazione del figlio, che invece trarrà da questo evento la visione dell’uomo che vuole diventare.Padre terra è un romanzo che si muove fra la ricerca di un rinnovato senso della paternità e il desiderio di mettersi in ascolto della natura con una sensibilità capace di superare tabù arcaici e tradizioni.(Copertina di Stefano Bonazzi)Barbara Buoso è nata a Rovigo nel 1972 e vive a Padova. Ha pubblicato Aspettami (Fabio Croce), L’ordine innaturale degli elementi (Baldini & Castoldi), E venni al mondo (Apogeo) e la raccolta di racconti Espropriazioni (Vita Activa Nuova).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Alessandra Pezza "L'età dell'oro" Wang Xiaobo
13-11-2024
Alessandra Pezza "L'età dell'oro" Wang Xiaobo
Alessandra Pezza"L'età dell'oro"Wang XiaoboCarbonio Editorewww.carbonioeditore.itTraduzione  Alessandra Pezza, a cura di Patrizia Liberati.Nella Cina della Rivoluzione Culturale, il ventunenne Wang Er viene spedito nelle remote campagne dello Yunnan. La sua ‘rieducazione’ si trasforma in un’iniziazione al sesso quando incontra la giovane dottoressa Chen Qingyang e comincia con lei una storia d’amore illecita, che dovrà descrivere nelle sue lunghe e scabrose ‘confessioni’ al Partito, infarcite di dettagli erotici a uso e consumo delle autorità.Tempo dopo, Wang Er lavora a Pechino in università e passa le sue giornate nella mediocrità degli anni ’80, tra servilismo, trasgressioni e sesso gratuito, con il pensiero sempre rivolto al passato suo e dei suoi coetanei: anni di pestaggi e suicidi, di controllo sociale e delazioni, ma anche di amore vero, eroismo e audaci fughe dalla realtà. Scritto nel 1982 ma pubblicato in Cina soltanto nel 1994, L’età dell’oro continua ancora oggi ad appassionare e a commuovere.Wang Xiaobo, autore di culto per generazioni di lettori, racconta un mondo grottesco e al contempo fin troppo autentico, in cui l’erotismo si fa ribellione politica, offrendo una satira coraggiosa e dissacrante della Cina del suo tempo.Wang Xiaobo (1952-1997) è stato tra i maggiori scrittori cinesi del Novecento. Nato a Pechino da una famiglia di intellettuali, come molti giovani istruiti della sua generazione a sedici anni fu costretto a trascorrere un periodo di ‘rieducazione’ nella provincia rurale dello Yunnan. Trasferitosi negli Stati Uniti, conseguì una laurea presso l’università di Pittsburgh. Tornato in Cina, insegnò all’Università del Popolo e all’Università di Pechino e nel 1992 diede le dimissioni per dedicarsi interamente alla letteratura come scrittore indipendente. Morì d’infarto a 45 anni. Due volte vincitore del prestigioso United Daily News Award for Novel, della sua vasta produzione letteraria ricordiamo la “Trilogia delle età”, di cui fa parte L’età dell’oro, e le raccolte di saggi A Maverick Pig e The Silent Majority.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Franco Forte "L'alba di Cesare"
13-11-2024
Franco Forte "L'alba di Cesare"
Franco Forte"L'alba di Cesare"Il romanzo del De bello gallicoMondadori Editorewww.mondadori.itRoma, 58 a.C. L’Urbe è da secoli una repubblica, e il governo ufficialmente in mano al Senato. In realtà, il destino della Città Eterna si gioca sempre più lontano dal foro: a muovere le pedine è infatti il triumvirato di Marco Licinio Crasso, Gneo Pompeo Magno e Gaio Giulio Cesare, i tre uomini più potenti di Roma, uniti e insieme divisi da una complicata ragnatela di interessi. Quando le tensioni nella vicina Gallia esplodono, è Cesare a promettere una soluzione definitiva: per il Senato, il suo trasferimento è l’occasione di allontanare l’ex console dagli occhi della popolazione e spegnerne il crescente consenso; per i colleghi triumviri, rappresenta la possibilità di giocarsi il comando di Roma in una partita a due. Ma Cesare non è un parvenu della politica: sa bene di essere al momento il lato debole del triangolo, non avendo il denaro di Crasso, né i successi militari di Pompeo. Sa altrettanto bene, però, che la situazione può ribaltarsi in fretta, e i popoli da conquistare oltre le Alpi paiono il palcoscenico ideale per provarci… Inizia così una delle campagne militari più leggendarie e cruciali della Storia, otto anni di polvere, ferro e sangue, a combattere nemici spietati e orgogliosi, pronti a ogni sacrificio. Cesare sa che le sorti della guerra dipendono dalla sua presenza accanto alle legioni, eppure sarà costretto ad accettare che la battaglia più complicata si combatta proprio nell’Urbe… Usando i migliori attrezzi del narratore, Franco Forte riprende fatti e situazioni del De bello gallico di Cesare, restituendone non solo le gesta, ma anche i pensieri, i turbamenti, i sogni e gli incubi, così da far rivivere sulla pagina il ritratto del Cesare stratega e soldato, ma anche quello più affascinante dell’uomo che si nasconde dietro le grandi conquiste.Franco Forte è direttore delle collane Giallo Mondadori, Segretissimo e Urania. Per Mondadori ha pubblicato, tra gli altri, Karolus, L’uranio di Mussolini, La bambina e il nazista, Carthago, Roma in fiamme, Cesare l’immortale e Cesare il conquistatore e la serie dedicata ai sette re di Roma.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Gaia Piccardi "Piovuto dal cielo"
13-11-2024
Gaia Piccardi "Piovuto dal cielo"
Gaia Piccardi, Marco Imarisio"Piovuto dal cielo"Come Jannik Sinner sta cambiando la storia del tennisPrefazione di Adriano PanattaCairo Editorewww.cairoeditore.itBookCity, Milanogiovedì 14 novembre 2024, ore 19:00Gaia Piccardi, Marco ImarisioTeatro Franco Parentiwww.bookcitymilano.itScrittori in Città, Cuneovenerdì 15 novembre 2024, ore 18:00Marco Imarisio, Gaia PiccardiCentro Incontri Sala Falcowww.scrittorincitta.itUno così non lo avevamo mai avuto. Lo abbiamo aspettato tanto, e finalmente... Malaga, novembre 2023: alla guida della squadra di Coppa Davis, Jannik Sinner riporta la leggendaria insalatiera d'argento in Italia dopo quasi mezzo secolo. Melbourne, gennaio 2024: Jannik Sinner conquista il suo primo titolo di un torneo dello Slam. Parigi, giugno 2024: Jannik Sinner, raggiungendo la semifinale al Roland Garros, diventa il primo tennista italiano della Storia a conquistare il numero 1 della classifica Atp. Due grandi firme del Corriere della Sera ci raccontano in questo libro il «giovane favoloso», il nuovo fenomeno, spintosi ben al di là dei confini dello sport e del nostro Paese. Il suo esordio nello sci - abbandonato una volta scoperta la vocazione per il tennis -, il distacco dalla famiglia a soli tredici anni per inseguire il suo sogno, la rapida ascesa nel circuito professionistico, il rapporto con il suo ex allenatore Riccardo Piatti, il confronto con il vecchio leone Djokovic e il giovane rivale Alcaraz, considerato da tutti la sua «nemesi» per eccellenza. E tanto altro. È iniziato un tempo nuovo del tennis. Il suo protagonista è un campione dai capelli rossi e dal sorriso gentile. «Bastava guardarlo, il giovane Sinner. Anzi, è stato bello seguirlo match dopo match, e vederlo crescere, trasformarsi da ragazzo in uomo, cambiare nelle espressioni, nei modi di fare, di affrontare gli avversari e anche di parlare in pubblico. Se in questi anni ho imparato a conoscerlo, conservare a lungo la vetta è una nuova sfida che ha tutta l'intenzione di vincere.» (dalla prefazione di Adriano Panatta)Gaia Piccardi, nata a Milano, curiosa di Porta Cicca e del mondo, esploratrice dentro e fuori, zia di Alberto e Lorenza. Giornalista del Corriere della Sera, per il Corriere si occupa da quindici anni di grandi eventi sportivi, interviste, storie di uomini e donne, vicende di grandi campioni e ultimi arrivati.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Federico Pichetto "Perdonare la notte"
13-11-2024
Federico Pichetto "Perdonare la notte"
Federico Pichetto"Perdonare la notte"Editrice Effatàwww.editrice.effata.itll genere letterario di queste pagine è decisamente articolato: si tratta di narrazioni sotto forma di intervista, inserite in un contesto quasi da racconto deduttivo, con una trama che si svela alla fine e lascia il lettore interpellato nel profondo, come se avesse letto un saggio sulle questioni importanti della vita. Una parola descrive in modo efficace l’intento dell’autore: squadernare, cioè tirare fuori dal quaderno i sentimenti, i dolori e i tabù che altrimenti non avrebbero uno spazio dove poter respirare. Squadernare significa anche accettare il fatto di non risolvere alcuna questione, ma tentare di stimolare il pensiero con paradossi e situazioni surreali che evidenzino e amplifichino le tematiche messe sul tappeto, cioè le notti che improvvisamente assalgono la nostra vita: un lutto, un tradimento, una malattia o un amore che finisce… notti dolorose che però ci hanno forgiato e riuscire ad abbracciarle, ad amarle e a perdonarle è la condizione per riprendere possesso di un pezzo di noi stessi che ci hanno portato via.«Scrivere questo libro non è stato semplice. Ho dovuto vincere il mio perfezionismo e accettare di condividere un lavoro che, qualora lo rileggessi venti volte, lo modificherei altre trenta. Infatti, sono tante le cose che avrei voluto dire e tante le cose che non sono riuscito a scrivere come avrei desiderato. Raccontare la vita è arduo. Perché la vita non è mai neutra, ha sempre mille implicazioni che richiedono attenzione, delicatezza e rispetto. Questo è un viaggio oltre i confini del dolore».Federico PichettoFederico Pichetto (Genova, 1984) è un sacerdote della diocesi di Chiavari. Dopo il liceo classico e gli studi teologici, si dedica all’approfondimento della teologia patristica presso l’Istituto Patristicum Augustinianum di Roma. Ordinato nel 2009, dopo diverse esperienze pastorali approda all’insegnamento della Religione Cattolica presso il Liceo «Da Vigo-Nicoloso» di Rapallo dove, dal 2014, è vicepreside. In questa veste dà vita ad un blog scolastico dedicato all’attualità che riceve nel 2019 l’Italian Teacher Award per uno dei sei migliori progetti didattici d’Italia. Fondatore di una casa per studenti universitari a San Michele di Pagana, vive a Santa Margherita Ligure e, dal 2022, è direttore della scuola di formazione teologica della diocesi di Chiavari che – sotto la sua direzione – si afferma come una delle realtà culturali più importanti del territorio, attirando ogni anno quasi mille iscritti. Opinionista ed editorialista per diversi media cattolici, è stato nominato da papa Francesco Missionario della Misericordia.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Riccardo Falcinelli "Visus"
12-11-2024
Riccardo Falcinelli "Visus"
Riccardo Falcinelli"Visus"Storie del volto dall'antichità al selfieEinaudi Editorewww.einaudi.itScrittori in Città, CuneoSabato 16 novembre 2024, ore 14:30Centro Incontri della Provincia, Sala Bluwww.scrittorincitta.itBookCity, MilanoDomenica 17 novembre 2024, ore 18:00Triennale, Salone d'onorewww.bookcity.it«Cosa c'è di piú facile del volto? Tutti ne abbiamo uno, e abbiamo a che fare con quello degli altri. Eppure, di tutte le cose che ci capita di guardare, il volto rimane la piú enigmatica».Pubblicando i selfie su Instagram ci poniamo gli stessi problemi che si è posto ogni artista e comunicatore nella Storia: cercare di rendere una faccia piú eroica, autorevole, addirittura divina. O magari conferirle valori morali, come i pittori del Rinascimento, che ritraevano i sovrani accanto a una colonna o una tenda per esprimere maestà e prestigio. La faccia è la parte del corpo piú soggetta ad attribuzioni di senso: anche se tendiamo a considerarli qualcosa di «naturale», i volti sono sempre una costruzione culturale. Da Alessandro Magno a Rita Hayworth, da Elsa di Frozen al bambino della Kinder, dall’icona di Cristo fino alle foto sulle lapidi dei nostri nonni, con immensa profondità di analisi e verve narrativa, Falcinelli inventa una «facciologia», chiamando in causa l’arte, la semiotica, le neuroscienze, la storia politica, la moda e i cosmetici. Perché il volto che ci costruiamo può determinare la vita che faremo.Riccardo Falcinelli (1973) è uno dei piú apprezzati graphic designer italiani. Per Einaudi ha pubblicato Critica portatile al visual design (2014), Cromorama (2017), Figure (2020), Visus. Storie del volto dall'antichità al selfie (2024) e ha curato Filosofia del graphic design (2022). I suoi libri sono tradotti in inglese, spagnolo, russo, cinese, coreano e giapponese.www.falcinelliand.coIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Franco La Cecla "Addomesticare l'architettura"
12-11-2024
Franco La Cecla "Addomesticare l'architettura"
Franco La Cecla"Addomesticare l'architettura"L'Occidente e la distruzione dell'abitareUtet Libriwww.utetlibri.itDa millenni l’umanità ha sempre saputo abitare. Ma è bastato un secolo di edilizia, cemento armato e architettura “moderna” per cancellare questa straordinaria capacità di vivere bene in un luogo, rispettandolo.All’inizio del secolo scorso, quando gli olandesi conquistarono l’Indonesia rimasero sconcertati dalle abitazioni dei popoli locali. Quelle case senza pareti, fatte di tetti e piloni per favorire la circolazione dell’aria mettevano in discussione uno dei principi cardine dell’abitare borghese ottocentesco, ovvero i muri e la loro capacità di delimitare le proprietà e chiudersi all’esterno. Gli usi locali furono giudicati selvaggi, la convivenza di più famiglie una scandalosa promiscuità, le case tipiche, le karo batak, vennero descritte come luoghi bui e inospitali. Gli olandesi sovrapposero il proprio stile di vita a quello degli indigeni, ignorando totalmente le forme di vita locali che avevano generato quegli usi. Lo stesso è avvenuto in tutti i mondi raggiunti dalla modernizzazione occidentale, dall’Africa alla Cina. I costumi del luogo sono sempre primitivi, le popolazioni autoctone vanno rieducate. Tra le armi utilizzate dall’imperialismo coloniale la meno discussa è sicuramente l’architettura, ma è attraverso l’imposizione urbanistica che si nega la legittimità indigena, si ignorano usi millenari, si cancellano culture. Per secoli, a volte seguendo un impulso messianico, i colonizzatori hanno edificato e stravolto, demolito e progettato secondo canoni validi per l’Occidente. Decenni dopo quello che rimane è un appiattimento dei modi di abitare, ormai snaturati, piegati alle volontà coloniali prima, alle speculazioni delle compagnie di real estate e del cemento armato oggi. L’individuo e il suo rapporto con il mondo sono subordinati all’architettura. Lo spazio domestico è svuotato delle sue funzioni vitali.Dopo il successo di Contro l’architettura, Franco La Cecla ci invita a sottrarre l’abitare alla tirannia di architetti e urbanisti, a recuperare i gesti della domesticità, a difendere il nostro diritto di modellare gli spazi in cui viviamo.Franco La Cecla, antropologo e architetto, ha insegnato in varie università italiane ed estere. Insegna Antropologia del consumo allo IULM di Milano. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Contro l’architettura (Bollati Boringhieri 2008), Contro l’urbanistica (Einaudi 2015), e più re- centemente Scambiarsi le arti. Arte e antropologia (con Anna Castelli, Bompiani 2022) e Convincere Dio. Note sul pregare (Einaudi 2024). È stato consulente del Renzo Piano Building Workshop ed è attualmente consulente dell’Istituto italiano di cultura a Delhi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Paolo Pileri "Dalla parte del suolo"
12-11-2024
Paolo Pileri "Dalla parte del suolo"
Paolo Pileri"Dalla parte del suolo"L'ecosistema invisibileEditori Laterzawww.laterza.itScrittori in Città - CuneoSabato 16 novembre 2024, ore 16:30Paolo Pileri"Dalla parte del suolo"Per prenotare il tuo posto:www.scrittorincitta.itIn uno strato sottilissimo di terra c’è la più alta densità vitale del pianeta. Il suolo è un ecosistema unico nel suo genere, di cui continuiamo a ignorare la bellezza. È anche quello più altruista, che permette di sopravvivere a tutto ciò che sta sopra. Eppure noi lo maltrattiamo, avveleniamo, distruggiamo. Per fermare al più presto il suo consumo, serve riscoprire la meraviglia sotto i nostri piedi. Tornare a prendersi cura della terra, per salvare noi stessi insieme a lei.Il suolo è sotto attacco da innumerevoli fronti: cemento, asfalto, microplastiche, pesticidi, liquami zootecnici, erosione e incendi. Sono colpi che feriscono a morte l’ecosistema più fragile e vitale sulla faccia del pianeta. Grande regolatore climatico e custode di un terzo della biodiversità terrestre in appena trenta centimetri di spessore, il suolo è infatti l’habitat di miliardi di esseri viventi che consentono alle piante di sopravvivere, oltre che una riserva preziosissima d’acqua e la fonte del 95% di tutto il cibo e del 99% delle calorie assunte da animali e umani. Ma di tutto questo non c’è traccia nel discorso pubblico, nei corsi scolastici, nei programmi politici, nei piani e nelle leggi urbanistiche. Il suolo continua a essere invisibile, considerato solo una superficie da irrorare di sostanze chimiche o soffocare a furia di villette, autostrade e capannoni. E così alla terra che calpestiamo non viene riconosciuto il suo status di corpo vivente, natura non rinnovabile e non resiliente, dato che richiede 2000 anni per crescere di soli 10 cm. Fuori dell’agenda dei beni comuni, il suolo rimane un prodotto di mercato, una risorsa da consumare senza scrupoli, con conseguenze drammatiche per l’ambiente e noi tutti.Paolo Pileri ci guida alla scoperta della straordinaria ricchezza ecologica del suolo, della sua incredibile generosità e dei suoi benefici, additando chi ha l’ardire e l’ingratitudine di fargli male: logistica, agricoltura intensiva, inquinanti, cave, guerre, incentivi edilizi, piste da sci, parchi solari, piani urbanistici e altro ancora. Animato da una sincera passione ambientalista, questo libro ci aiuta a capire che cos’è davvero il suolo, per prendere parte attiva alla sua difesa e imparare a porre le domande giuste a tutti quei tecnici, amministratori e urbanisti che avallano il suo consumo, spesso camuffato da sostenibilità. Un libro, insomma, per dare voce alla terra e invitare il lettore a stare dalla parte del suolo. Nella crisi ecologica attuale, è questa l’unica parte che possiamo permetterci.Paolo Pileri insegna Usi del suolo ed effetti ambientali al Politecnico di Milano. Si occupa, oltre che di suolo e del suo consumo, anche di pianificazione di linee lente ciclabili e camminabili. È membro scientifico del rapporto nazionale sul consumo di suolo di ISPRA e ideatore del progetto di territorio VENTO, la dorsale cicloturistica tra Venezia e Torino. Tra i suoi libri: 100 parole per salvare il suolo (2018); Progettare la lentezza (2020); L’intelligenza del suolo (2022); Piazze scolastiche (con C. Renzoni e P. Savoldi, 2022);Urbanistica fragile (con R. Moscarelli, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ilide Carmignani "Saltare nelle pozzanghere"
12-11-2024
Ilide Carmignani "Saltare nelle pozzanghere"
Ilide Carmignani, Elena Battista"Saltare nelle pozzanghere"Parole intraducibili per raccontare la felicitàIllustrazioni di Anna GodeassiRizzoli Libriwww.rizzolilibri.itSamar, kilig, ailyak, curglaff… Sono parole intraducibili che arrivano da tutto il mondo a indicarci quelle gioie semplici, quotidiane, che in italiano non hanno nome ma che spesso fanno la felicità più dei grandi traguardi. Tutte assieme raccontano “il piacere delle piccole cose”, merak in serbo, e ci offrono una vita più piena e significativa. Il senso di leggerezza alla fine di una giornata di lavoro, l’effervescenza che si prova parlando con qualcuno che ci piace, il gusto di assaggiare qualcosa di buono direttamente dai fornelli, l’energia di un tuffo nell’acqua fresca…Un piccolo tesoro da regalarsi e da regalare, un viaggio affascinante nelle lingue del mondo, un piccolo catalogo – da arricchire quanto si vuole – di parole intraducibili e di felicità (quasi) indicibili.Ilide Carmignani è una delle più importanti traduttrici italiane, voce italiana, tra gli altri, di Roberto Bolaño e Luis Sepúlveda. Nel 2000 ha vinto il Premio di Traduzione Letteraria dell'Istituto Cervantes, nel 2013 il Premio Nazionale di Traduzione del Ministero per i Beni Culturali, nel 2018 il Premio "Bodini" per la sua nuova traduzione di Cent'anni di solitudine (Mondadori), nel 2020 il Premio di traduzione "Quercia del Myr", nel 2021 il Premio di traduzione "Lettura - Corriere della Sera" e nel 2022 il Premio "Cultura del Mediterraneo". Per ragazzi ha pubblicato Storia di Luis Sepúlveda e del suo gatto Zorba (Salani, 2021). Vive a Lucca.Elena Battista è consulente editoriale e traduttrice letteraria. Per Rizzoli ha pubblicato Londramania, viaggio sentimentale scritto con Carl Lawrence e illustrato da Monica Auriemma (2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.