Ci vuole una scienza

Il Post

E quindi proviamo a capirla: come funziona, che impatto ha sulle nostre vite. Ogni venerdì, con Emanuele Menietti e Beatrice Mautino. read less
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Episodi

Tra spazio nello Spazio, cellulite, meteo, pasta integrale e non solo
03-01-2025
Tra spazio nello Spazio, cellulite, meteo, pasta integrale e non solo
Iniziamo l’anno finendo quello che avevamo iniziato nella scorsa puntata, rispondendo velocemente e scientificamente alle vostre domande. Ci occupiamo delle ragnatele più grandi che ci siano, di quanto spazio c’è nello Spazio e di come è migliorata negli anni la pasta, soprattutto quella integrale. Parliamo anche di temperature sopra la media del periodo (ma che periodo?), di come è fatta davvero la cellulite, di piante contro l’inquinamento e di strani ronzii. E buon 2025. Dalla prossima puntata Ci vuole una scienza farà parte dell’offerta di contenuti per chi si abbona al Post, insieme a Globo e Amare Parole, e insieme a Morning, Tienimi Bordone e Altre Indagini. Se da una parte il Post ha deciso di conservare aperto a tutti, gratuito e senza paywall il sito e tutti gli articoli che pubblica, dall’altra in questi anni ha sviluppato un’offerta di contenuti dedicati a chi si abbona, a chi cioè con il suo abbonamento permette al progetto giornalistico del Post di continuare a crescere. Abbonarsi al Post per continuare ad ascoltare questo e gli altri podcast è un modo con cui altre persone potranno decidere di sostenere il progetto del Post, se lo vorranno. A chi è già abbonato, grazie. Chi desidera abbonarsi, può farlo cliccando qui o andando su abbonati.ilpost.it. Dalla prossima settimana ci sentiremo sull’app e sul sito del Post e continueremo a fare lo stesso lavoro, ogni venerdì. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Tutto sull’osteopatia
20-12-2024
Tutto sull’osteopatia
Da un secolo e mezzo si discute, e spesso si litiga, intorno all’osteopatia tra convinti sostenitori dei suoi benefici e critici sulla sua utilità nel trattare i problemi di salute. Definire con precisione l’osteopatia non è semplice, anche perché negli anni questa disciplina è cambiata, facendo propri trattamenti e pratiche di altre discipline mediche più ortodosse. I suoi confini sfumati rendono difficili le valutazioni sulla sua efficacia, anche se gli studi condotti finora hanno fortemente messo in dubbio l’utilità di buona parte dei trattamenti osteopatici. In Italia c’è una certa confusione sulla professione, nonostante i tentativi di regolamentarla degli ultimi anni, tra osteopati, fisioterapisti che praticano anche l’osteopatia e altre figure professionali. Proviamo a fare chiarezza sull’osteopatia: da dove arriva, su quali teorie si basa, cosa dicono le ricerche scientifiche sulla sua efficacia, come è regolamentata e perché è così complicato parlarne. Chi desidera abbonarsi, può farlo cliccando qui o andando su abbonati.ilpost.it. Leggi anche: Una prospettiva storica sui principi dell’osteopatia I principi osteopatici nel mondo moderno  L’osteopatia ha bisogno che la scienza le dia una mano  Affidabilità della diagnosi ed efficacia clinica dell’osteopatia viscerale: una revisione sistematica  La terapia osteopatica viscerale è efficace? Una revisione sistematica e una meta-analisi  Affidabilità della diagnosi ed efficacia clinica dell’osteopatia cranica: una revisione sistematica  Una revisione sistematica e una meta-analisi hanno dimostrato che le medicine complementari e alternative non erano efficaci per le coliche infantili  Effetti del trattamento fittizio negli studi di terapia manuale su pazienti con mal di schiena: una revisione sistematica e una meta-analisi a coppie  Osteopatia, negletta per gli atenei italiani  Legge 11 gennaio 2018 n. 3 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ci sono cose che il Servizio Sanitario Nazionale deve fare per forza
13-12-2024
Ci sono cose che il Servizio Sanitario Nazionale deve fare per forza
Ci vuole una Scienza è un podcast che esiste grazie a chi si abbona al Post e sostiene il suo progetto di informazione. Per continuare ad ascoltare Ci vuole una Scienza e abbonarti al Post, clicca qui. Dopo sette anni di attesa, a fine dicembre entrano in vigore i nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA), cioè tutte le prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale deve garantire a tutte le persone, in modo gratuito o attraverso il pagamento di un ticket. È una novità importante che potrebbe migliorare la vita a molte persone, ma i problemi non mancano: dalle risorse limitate alla mancanza di molte pratiche di ultima generazione, per esempio per le diagnosi precoci, perché i LEA erano stati identificati nel 2017. Ci occupiamo poi di computer quantistici, con una guida rapida per capire gli annunci altisonanti che ogni tanto fa qualche azienda sui progressi raggiunti in un campo dove c’è molta concorrenza, e per ora risultati limitati, e infine proviamo a risolvere uno dei più grandi misteri nella storia dell’aviazione. Leggi anche: Il Servizio Sanitario Nazionale è come l’aria  Cosa sono i LEA  Screening neonatali Telethon: al via in Lombardia un progetto per lo screening neonatale della leucodistrofia metacromatica  Revisione dei LEA, SIGU lancia l’allarme: genetica per malattie rare completamente trascurata  Google fa sul serio col suo computer quantistico  Che cosa sono i computer quantistici La storia di Amelia Earhart Gli esploratori oceanici speravano di aver fotografato l’aereo di Amelia Earhart. Ma si è scoperto che era una roccia Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L’Italia non si decide sulla sperimentazione animale
22-11-2024
L’Italia non si decide sulla sperimentazione animale
La sperimentazione animale è uno di quegli argomenti che suscitano forti emozioni e portano a posizioni spesso polarizzate: ci si divide tra chi difende la necessità della ricerca scientifica e chi si batte per i diritti degli animali. È però importante parlarne e soprattutto sapere bene di che cosa si tratta, tra implicazioni, opportunità e temi etici. In Italia ci sono divieti che configgono con la direttiva dell’Unione Europea che regolamenta la sperimentazione animale, cosa che porta a grandi disparità nelle possibilità di ricerca nei laboratori Italiani rispetto a quelli in altri stati membri. Un emendamento presentato dalla maggioranza voleva eliminare quei divieti, ma proprio per la polarizzazione le cose sono andate diversamente. Cambiamo poi completamente argomento per tornare a occuparci di UFO, di Elon Musk e delle dimissioni della direttrice della più importante rivista di divulgazione scientifica negli Stati Uniti. Abbonati al Post. Leggi anche: La spinosa questione della sperimentazione animale  Il caso Green Hill L’Italia non è riuscita (di nuovo) a recepire correttamente la Direttiva EU sulla sperimentazione animale: serve la voce della scienza  Benessere e tutela degli animali: le norme UE  Direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio C’è un nuovo rapporto del Pentagono sugli UFO  UFO, presi sul serio  La direttrice di Scientific American si dimette dopo aver definito i sostenitori di Trump “fascisti” e “intolleranti” Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Cibo ultraprocessato e super preoccupazioni
08-11-2024
Cibo ultraprocessato e super preoccupazioni
Gli alimenti “ultraprocessati” o “ultralavorati” sono alimenti pronti che subiscono numerose lavorazioni e contengono additivi come conservanti, emulsionanti, addensanti e coloranti. Non godono di una grande fama e sono spesso indicati come la principale causa del sovrappeso, dell’obesità e di numerose malattie. Eppure non c’è una definizione universalmente riconosciuta di questi alimenti e quelle disponibili contribuiscono talvolta a creare confusione. E i problemi non sono legati solamente alla loro definizione, ma anche allo studio degli eventuali danni per la salute: vediamo perché. Ci occupiamo poi di Donald Trump che ha vinto le elezioni negli Stati Uniti e di elefanti rugosi. Già. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: Coca-Cola, Twinkies, Skittles e… pane integrale?  Esposizione ad alimenti ultralavorati e conseguenze negative sulla salute  Nutrizione e salute. Il problema non è il cibo né i nutrienti, ma la lavorazione Cosa sbagliamo riguardo agli alimenti ultralavorati  Gli endorsement scientifici prima delle elezioni negli Stati Uniti  Dobbiamo essere pronti per un mondo nuovo: gli scienziati di tutto il mondo reagiscono alla vittoria elettorale di Trump  La vittoria di Trump è un “pugno allo stomaco” per l’azione climatica degli Stati Uniti  Donald Trump torna alla presidenza con la grande ambizione di rivoluzionare l’assistenza sanitaria  Cose | Quello che mangiamo  Gli elefanti sviluppano le rughe sia per forma sia per funzione  Le “Dieci lezioni sul giornalismo” del Post Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Gli integratori di melatonina per dormire meglio, forse
01-11-2024
Gli integratori di melatonina per dormire meglio, forse
Sarà il cambio di stagione o quello dell’ora, ma negli ultimi tempi sono aumentate le pubblicità degli integratori a base di melatonina per addormentarsi prima e dormire meglio. Come tutti gli integratori, questi prodotti possono essere acquistati liberamente in farmacia o al supermercato, ma fanno davvero quello che promettono? E soprattutto, quanta melatonina c’è tra i loro ingredienti e che cosa cambia rispetto a quella che produce il nostro organismo? Ci occupiamo poi di scienza ed endorsement scientifici ora che la campagna elettorale per le presidenziali statunitensi è agli sgoccioli. Infine, qualche aggiornamento su virus sinciziale, bronchioliti, nirsevimab e sulle conseguenze dell’autonomia differenziata per la nostra salute. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: Il cambio dell’ora spiegato dall’inizio  Quantità di melatonina e CBD nelle caramelle gommose alla melatonina vendute negli Stati Uniti Bacche, superfrutti e piante miracolose di Renato Bruni  Vota Kamala Harris per sostenere la scienza, la salute e l’ambiente  Scientific American non aveva bisogno di sostenere nessuno  Il mondo ha bisogno di un presidente degli Stati Uniti che rispetti le prove  La posta in gioco per la scienza  La stessa cosa, ma diversa  82 premi Nobel statunitensi sostengono Kamala Harris  La scienziata ribelle che ha creato Kamala Harris  Come non perdersi la diretta del Post sulle elezioni statunitensi  Bronchioliti e virus sinciziale: le cose da sapere Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale in gravidanza Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Bronchioliti e virus sinciziale: le cose da sapere
25-10-2024
Bronchioliti e virus sinciziale: le cose da sapere
Dopo incertezze, confronti e rinvii, regioni e governo si sono messi d’accordo per offrire gratuitamente il nirsevimab, un trattamento contro il virus respiratorio sinciziale umane tra le cause delle bronchioliti, ai bambini nati da agosto 2024 e a quelli fragili con meno di 2 anni. Il nirsevimab viene spesso definito “un vaccino”, ma è in realtà è un farmaco che funziona in modo un po’ diverso ed è a base di anticorpi monoclonali. Vediamo quindi come agisce effettivamente e perché ci si è mossi così lentamente prima di renderlo accessibile a tutte le persone interessate. Ci occupiamo poi dei vaccini da somministrare con un semplice spray nasale al posto di un’iniezione, per esempio contro l’influenza e forse un giorno contro il coronavirus. Raccontiamo la difficile e inaspettatamente dolorosa storia della conservazione dei panda, tra Cina e Occidente, e infine scopriamo dei particolari libri senza glutine contro tarme, tarli e altri parassiti. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: – Da novembre sarà disponibile gratuitamente il trattamento per prevenire la bronchiolite nei neonati  – Che cosa sono gli anticorpi monoclonali – La scienza che è stata e quella che verrà  – Intelligenze umane e artificiali da premio Nobel  – Gli spray nasal contro l’influenza e il COVID  – Le fattorie dei panda  – Il “senza glutine” è meglio solo per alcune persone  – Colle a base di grano nella conservazione e nel patrimonio culturale: (dis)soluzione del proteoma di paste di farina e amido e loro proprietà adesive Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Le microplastiche e la nostra salute, 20 anni dopo
18-10-2024
Le microplastiche e la nostra salute, 20 anni dopo
Vent’anni fa, un gruppo di ricerca dell’Università di Plymouth nel Regno Unito pubblicò uno studio in cui si usava per la prima volta il termine “microplastica” per definire le minuscole particelle di materia plastica diffuse nell’ambiente. Lo studio dimostrava che queste particelle si erano accumulate negli oceani a partire dagli anni Sessanta, cioè da quando la plastica era diventata molto diffusa. In questi 20 anni sono state scoperte molte cose sulle microplastiche, ma come ha spiegato lo stesso gruppo di ricerca in un nuovo articolo scientifico c’è ancora molto da fare, non solo per ridurre la diffusione della plastica, ma anche per capire gli effetti delle microplastiche sulla salute umana. Qualcosa comunque, abbiamo iniziato a capirlo. Ci occupiamo poi dell’uragano Milton che ha interessato la Florida e di che cosa significa arrivare preparati a eventi estremi di questo tipo, complottisti permettendo. Infine vediamo come SpaceX è riuscita a prendere al volo con due “bacchette” il suo razzo Super Heavy alto come un palazzo di 20 piani e ci spingiamo poi in un profondo oceano lontanissimo da noi, alla ricerca della vita fuori dalla Terra. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: – Dispersi in mare: dov’è tutta la plastica?  – Vent’anni di ricerca sull’inquinamento da microplastiche: che cosa abbiamo imparato?  – Microplastiche e grandi problemi  – In Florida la grande allerta per l’uragano Milton è stata decisiva  – La verità sulla geoingegneria degli uragani – Le bacchette di SpaceX hanno funzionato – Tornare interi dallo Spazio con Starship – C’è vita su Europa?  – Tornano le “Dieci lezioni sul giornalismo” Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Intelligenze umane e artificiali da premio Nobel
11-10-2024
Intelligenze umane e artificiali da premio Nobel
I sistemi di intelligenza artificiale sono stati al centro dei premi Nobel scientifici assegnati questa settimana. Il Nobel per la Fisica è stato assegnato a John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton per i loro studi nello sviluppo di sistemi di apprendimento automatico, alla base della rapida evoluzione delle AI degli ultimi anni. Le loro ricerche sono partire dalla fisica, ma l’hanno presto abbandonata per addentrarsi in elaborate soluzioni informatiche, di conseguenza i puristi si sono un po’ risentiti per un Nobel che ritengono abbia poco a che fare con la Fisica. È successo qualcosa di simile con il Nobel per la Chimica che ha premiato tre ricercatori che hanno innovato profondamente il campo dello studio delle proteine, sempre con sistemi di intelligenza artificiale. Il Nobel per la Medicina è stato invece assegnato agli autori della scoperta del microRNA, fondamentale per regolare lo sviluppo delle funzioni delle cellule. Vediamo perché le scoperte premiate quest’anno possono cambiarci la vita e, anzi, hanno già iniziato a farlo. Leggi anche: – È iniziato il viaggio di Hera verso gli asteroidi  – Il Nobel per la Medicina a Victor Ambros e Gary Ruvkun per la scoperta del microRNA  – Il Nobel per la Fisica a John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton per i loro studi sulle intelligenze artificiali – Bisogna capirsi su cosa sia “l’intelligenza artificiale”  – Il Premio Nobel per la Chimica a David Baker, Demis Hassabis e John M. Jumper per i loro studi sulle proteine  – Oppenheimer e il dilemma dell’atomica Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Avere il diabete oggi, spiegato
04-10-2024
Avere il diabete oggi, spiegato
Milioni di persone in Italia hanno il diabete, una malattia non sempre facile da gestire e con un forte impatto sociale dovuto alla sua diffusione. Può avere molte cause, genetiche e legate agli stili di vita, e molti trattamenti per essere tenuta sotto controllo riducendo i rischi di avere complicazioni, talvolta molto gravi. La notizia della prima donna al mondo ad aver ricevuto un trapianto di cellule staminali “riprogrammate” per curare il diabete sta facendo molto discutere gli esperti e rischia di suscitare false speranze tra chi ha il diabete. Vediamo come stanno le cose e quali sono gli sviluppi più promettenti per trattare più efficacemente la malattia. Ci occupiamo poi di energia e della chiusura dell’ultima centrale elettrica a carbone nel Regno Unito, un evento storico per molti motivi, facendo qualche confronto con l’Italia. Infine, ci spostiamo nei vigneti per un nuovo approccio contro un parassita molto invadente. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: – Lo studio sul trapianto di staminali per trattare il diabete in una donna  – Aspetti epidemiologici del diabete  – L’anno dell’Ozempic  – L’obesità è una questione mondiale – Cosa vuol dire davvero farmaco carente – Vertex annuncia i risultati positivi di uno studio per il trattamento del diabete di tipo 1  – Il Regno Unito ha smesso di usare il carbone per produrre energia elettrica  – Da dove arriva il carbone  – Libiamo ne’ lieti calici: le viti TEA debuttano in campo a Verona  – Da un piccolo chicco di riso una grande novità Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Che cosa vuol dire essere italiani, geneticamente
27-09-2024
Che cosa vuol dire essere italiani, geneticamente
La raccolta firme per il referendum di cittadinanza è stata accompagnata da un acceso dibattito su quali debbano essere i criteri per stabilire “chi è italiano e chi non lo è” : per alcuni è necessario “guadagnarselo”, per altri contano gli studi e l’istruzione, per altri ancora “il colore della pelle”, qualsiasi cosa voglia dire. Dunque chi sono i veri italiani? Geneticamente, sono di sicuro tutti molti diversi tra loro, quanto lo è un danese da uno spagnolo: vediamo perché. Ci spostiamo poi alle Svalbard per scoprire uno dei più grandi depositi di semi al mondo per le generazioni future e, a proposito di futuro, vediamo come si comportano i macachi nel fare previsioni su chi vincerà tra Kamala Harris e Donald Trump negli Stati Uniti. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: L’intelligenza artificiale contro il complottismo  La proposta di referendum sulla cittadinanza ha raggiunto le 500mila firme  Una puntata da Nobel sulle nostre origini  Un ritratto genetico degli italiani  I migranti dal Medio Oriente hanno plasmato Roma  Svalbard Global Seed Vault  Nikolai Vavilov Millennium Seed Bank  La riserva artica dei semi mostra la logica sbagliata dell’adattamento climatico  Le scimmie prevedono le elezioni statunitensi  Da Costa a Costa, la newsletter settimanale sugli Stati Uniti di Francesco Costa, ogni sabato Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices